Davvero una bella serata mercoledì al Vip!
Promossa da Vanni Vallino e Mario Tosi, con l’ausilio e la partecipazione di altre persone e associazioni novaresi impegnate nella cultura e nello spettacolo, ha riscontrato una buona partecipazione all’insegna dello spirito positivo e propositivo di quanti hanno a cuore le sorti del Teatro Faraggiana.
Sul grande schermo, insieme a belle immagini del passato glorioso del teatro, campeggiava il testo del testamento del Senatore Faraggiana: “dono il teatro al Comune di Novara a condizione che ne mantenga l’uso a teatro“.
Tutti gli interventi, pur senza rievocare il lascito testamentario, sono andati in quel solco: non pregiudicare con scelte irreversibili la possibilità che il Faraggiana rimanga anche teatro, come è sempre stato.
Un’ispiratissima Lucilla Giagnoni ha aperto gli interventi raccontando come, nella sua esperienza di attrice e autrice di livello nazionale, sia assolutamente falsificata l’affermazione secondo la quale i giovani a Novara non vanno a teatro bensì al cinema. Ha spiegato come abbia incontrato negli ultimi due anni circa diecimila studenti nei vari teatri d’Italia, dove evidentemente esiste una programmazione attenta al pubblico dei giovani.
Mario Tosi si è incaricato di illustrare la proposta di gestione del Faraggiana, forte della sua decennale esperienza di apprezzato operatore: il cinema con una grande sala e una saletta più piccola, da ricavare nei locali del bar, e il teatro per un certo numero di giornate all’anno, salvaguardando e valorizzando il grande e bellissimo palcoscenico.
Gianni Lucini ha invitato ad una riflessione sulla cultura ridotta ad evento e alla impossibilità conseguente di una politica per la cultura partecipata e dal basso.
Roberto Tognetti, promotore della felice esperienza del Comitato d’amore per Casa Bossi, ha distribuito un pregevole dossier con le indicazioni per una politica per la cultura che metta in rete tutte le risorse – e tutti hanno sottolineato quante siano a Novara! – del territorio.
Tra un intervento e l’altro, con la sapiente conduzione di Vanni Vallino, apprezzati interventi musicali e di recitazione a cura dei ragazzi della Dedalo e della compagnia Traparentesi. Divertimento e magia, nel senso letterale di atmosfera magica, quando si è esibito il mago Anchisi, Magicus.
Dalla serata, attentamente seguita da una folta delegazione dell’amministrazione comunale sistematasi in galleria, è chiaramente emersa la volontà delle associazioni novaresi di dar vita ad un soggetto giuridico che presenti al Comune una precisa proposta di gestione culturale ed economica del teatro Faraggiana, con l’auspicio più volte espresso di trovare nell’amministrazione un interlocutore attento alle esigenze e alle risorse delle forze culturali locali.
In conclusione, l’attrice Elena Ferrari ha letto il documento programmatico del teatro Valle di Roma: chissà che le realtà novaresi non possano collegarsi con quell’esperienza dando così una eco nazionale al loro progetto?
Antonio Malerba