Buongiorno
Novara

Dopo l’incendio al campo, una ventina di nomadi chiedono una casa

Ci sono una ventina di persone in più nel lungo elenco di coloro che stanno cercando un tetto sotto il quale vivere almeno provvisoriamente. Sono i nomadi che qualche giorno fa sono stati colpiti dall’incendio che ha distrutto quattro container e nel quale ha perso la vita un cane lupo che non è riuscito a liberarsi dalle fiamme.

Tra loro ci sono anche una decina di bambini. In questi giorni, la giunta, insieme ai dirigenti, dovrà scegliere una collocazione per queste persone. Un’emergenza che si aggiunge ad un’altra già acclarata emergenza legata alle crescenti necessità di molte famiglie novaresi.

“E’ un fatto drammatico – commenta il consigliere Daniele Andretta – Nessuno avrebbe mai potuto pensare che anche a Novara succedesse una cosa del genere, come nella più lontana periferia delle città metropolitane. Un segnale della decadenza di vigilanza e di osservanza delle regole che evidentemente il Comune non riesce più a garantire Siamo costernati del fatto, ma anche stavolta temiamo che nel nome di un’assistenza e di un buonismo “a tutti i costi” la comunità novarese si debba fare carico di queste nuove famiglie, oggi rimaste senza una sistemazione abitativa. Monitoreremo affinchè si tenga comunque conto dei meriti delle varie graduatorie, ma soprattutto auspichiamo che ci sia un cambio di direzione da parte dell’amministrazione nel dimostrare almeno una volta che i cittadini novaresi hanno pari ed eguali diritti rispetto a chi evidentemente Novarese non è. Non dimentichiamo che, in quel campo, non solo si verificano fenomeni di illegalità nel rispetto della proprietà pubblica, ma si arriva addirittura a trasgredire quelle regole minime deontologiche impostate dalla passata amministrazione con il codice etico di comportamento sottoscritto dagli abitanti del campo nomadi. Se non rispettano nemmeno quel codice diventa difficile immaginare che possano rispettare regole di convivenza civile”.

 

Con tutta probabilità, l’incendio sarebbe stato causato da un corto circuito: “Qualche mese fa – continua il consigliere della Lega Nord Alessandro Canelli – avevamo denunciato che il Comune di Novara pagava un servizio di trasporto scolastico assolutamente non utilizzato. E’ evidente la totale mancanza di volontà da parte dei nomadi di seguire un percorso di integrazione. Ora veniamo a conoscenza di questo fatto, che per fortuna non è sfociato in tragedia. Con tutti i bambini che ci sono in quel campo poteva andare davvero peggio. E’ chiaro che le regole non sono un elemento considerato da quetse persone che non pagano bollette, si attaccano abusivamente alle utenze, utilizzano riscaldamento senza una minima messa in sicurezza, mettendo a repentaglio addirittura la vita dei loro figli. E dopo tutte le possibilità che abbiamo dato loro, oggi pretendono che Novara si faccia carico di soluzioni abitative ad hoc, in un momento come questo in cui mancano abitazioni anche per le persone che pagano le tasse, pur vivendo grandi difficoltà economiche. E’ inaccettabile. Sfruttino la loro rete clanica per andare a stare altrove”.

I consiglieri garantiscono che “seguiremo la vicenda con estrema attenzione e vedremo quali scelte farà l’amministrazione per affrontare tale emergenza”, vigilando “affinchè le risorse pubbliche, dopo che ci sono stati investimenti per realizzare quel campo e per dare loro la possiiblità di vivere in un’area non degradata – conclude Canelli – non vengano ulteriormente sprecate e offerte a coloro i quali hanno dimostrato di non meritarsele”.