Dottoressa novarese uccisa in Kenya, 20 anni al basista della rapina. Rita Fossaceca, in servizio all’ospedale Maggiore, era stata aggredita nel 2015 nell’abitazione in cui soggiornavano i volontari di For Life onlus
Dopo tre anni di processo è stato condannato in Kenya il basista del commando che il 28 novembre 2015 uccise durante una rapina a Watamu la dottoressa Rita Fossaceca, 51 anni, medico di origine molisana a Novara dal 2011, in servizio al reparto di Radiologia dell’ospedale Maggiore.
I giudici della Suprema Corte hanno inflitto 20 anni di carcere a Frederik Karisa Charo che dopo la sentenza è stato arrestato e chiuso in carcere a Malindi. È l’uomo che lavorava nella casa dove soggiornava la dottoressa per iniziative umanitarie, facendo lei parte della onlus For Life; lui organizzò la rapina e fece poi da basista. Dei complici non si conosce ancora il nome. C’è solo un’altra condanna, ma per resistenza al momento dell’arresto in quanto non sono emerse prove certe, nei confronti di un uomo sospettato di essere un altro componente della banda. Soddisfazione hanno espresso gli avvocati Giulia Lozzi e Tukero Ole Kina che con il collega Pietro Pomanti hanno assistito la famiglia Fossaceca: «Attendiamo di leggere le motivazioni – hanno dichiarato all’Ansa – ma continuiamo a sperare che si lavori per individuare tutti i componenti della banda, compreso l’esecutore dell’omicidio».