Due novaresi denunciati ed una discarica sequestrata a Marano Ticino con 100.000 mc di materiale terroso
L’operazione condotta dai Carabinieri Forestali del Gruppo di Novara, Ufficiali di Polizia Giudiziaria della Sezione “Ambiente” della Procura di Novara, Funzionari di ARPA Novara e Finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Borgomanero, ha individuato 6 ettari di discarica con 100.000 mc di rifiuti terrosi.
Denunciati i proprietari e sequestrata un’azienda di Marano Ticino, operante nel settore del recupero di rifiuti terrosi e da demolizione. L’operazione condotta dai Carabinieri Forestali del Gruppo di Novara, Ufficiali di Polizia Giudiziaria della Sezione “Ambiente” della Procura di Novara, Funzionari di ARPA Novara e Finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Borgomanero, ha individuato 6 ettari di discarica con 100.000 mc di rifiuti terrosi.
Il Decreto di sequestro preventivo emanato dal G.I.P. di Novara nei giorni scorsi, da corso al sequestro probatorio di una parte dei rifiuti già effettuato nel maggio scorso, a seguito di un’attività di indagine condotta congiuntamente alla Compagnia della Guardia di Finanza di Borgomanero. Erano state contestate l’illecita gestione dei rifiuti, la violazione delle prescrizioni autorizzative e l’abuso edilizio conseguente all’illecita variazione di destinazione d’uso di parte dell’area adibita al deposito del materiale. L’azienda, infatti, pur dotata di autorizzazione ambientale, avrebbe invece gestito i rifiuti in netta difformità alla stessa autorizzazione ed in violazione alle prescrizioni del piano regolatore.
A seguito degli accertamenti condotti, grazie al contributo del Consulente tecnico di parte, è emerso che, il materiale terroso presente all’interno della ditta, in parte non veniva trattato, in parte lavorato in maniera non conforme alla legge ed all’autorizzazione al fine di garantirne il lecito riutilizzo. L’azienda, infatti, pur autorizzata al recupero di materiale terroso e da demolizione, risultava non aver reiteratamente ottemperato alle prescrizioni autorizzative od aver del tutto omesso ogni trattamento idoneo ad abbattere la presenza di contaminanti nel rifiuto ricevuto.
Era, inoltre, impossibile una corretta ricostruzione di filiera del materiale trattato all’interno dell’azienda, non risultavano presenti documenti di analisi che attestassero la contaminazione dello stesso e l’eventuale abbattimento dei contaminanti presenti, venivano raccolti quantitativi di rifiuti ampiamente al di sopra delle soglie autorizzate.
In conseguenza di ciò l’area è stata sequestrata quale discarica abusiva di rifiuti terrosi e da demolizione.
Sono stati sottoposti a sequestro anche l’impianto produttivo e l’azienda stessa, allo scopo di evitare la protrazione del reato ed il suo aggravamento. La gestione illecita dei rifiuti terrosi, infatti, ove protratta ulteriormente, avrebbe determinato la commercializzazione dell’anzidetto materiale e l’immissione in ambiente di terre di sconosciuta origine e con possibile contaminazione ulteriore.
I 100.000 mc. di rifiuti terrosi, se le accuse troveranno riscontro giudiziale, dovranno essere avviati a smaltimento o trattamento a norma di legge presso impianti autorizzati e conformi. Ai due titolari, residenti in provincia di Novara, sono stati contestati i reati di gestione illecita di rifiuti, realizzazione di discarica abusiva, violazione delle prescrizioni autorizzative e violazione edilizia per aver destinato ad uso difforme parte delle aree nella disponibilità dell’azienda stessa.