Idee e strategie, ma il disegno che emerge dal Documento unico di programmazione (Dup) approvato oggi in consiglio comunale è quello di una città con non pochi problemi.
A Palazzo Cabrino, sono stati elencati gli elementi chiave del Dup, a partire dagli investimenti sulle infrastrutture: Open Fiber, un nuovo impulso al nodo infrastrutturale di Novara, il baffo ferroviario, il teleriscaldamento, l’illuminazione, lo sviluppo di Agognate e di Sant’Agabio, il Cim, gli interventi sulla Cupola, sul Castello e su Palazzo Faraggiana e, ancora, il nuovo ospedale.
Tanti progetti, alcuni già avviati, altri di cui invece, si parla (e se ne parla soltanto) da troppo tempo.
Questa è la Novara che si sogna. Altra cosa è la Novara vera, quella che si vede per strada e di cui si sente parlare alla fermata del bus, negli uffici pubblici, all’Asl o a qualche sportello. E’ la Novara in cui lavorano 27 assistenti sociali che hanno in carico circa 3000 casi (e quindi 3000 persone indigenti, magari senza un’abitazione e senza un lavoro), ossia 120 persone a carico di ciascun assistente.
E’ la città in cui, come risulta dal Documento unico di Programmazione, l’indebitamento, al 31 dicembre 2016, ammontava a 48 milioni 166 mila euro, 460 euro pro capite (anche se le previsioni sono di arrivare sotto i 30 milioni di euro di indebitamento entro il 2020.
E’ una città in cui i valori demografici stanno in piedi solo con l’arrivo degli stranieri. La stessa città in cui da 18 anni si parla di ospedale e da 10 di aree industrali…
“Sembra un elenco di occasioni perdute – come Daniele Andretta, capogruppo di Io Novara- Energie per l’Italia ha definito il Dup – C’è carenza di programmazione. Non siamo attrattivi, forse anche per la pressione fiscale. E intanto la città si impoverisce nonostante ci siano redditi procapite alti rispetto alla media, ma che arrivano da redditi pensionistici. Allora cosa vogliamo fare? Ripercorrere le strade degli anni precedenti o uscire dalla retorica magari utilizzando il metodo della compartecipazione dei cittadini e del polo universitario?”.