Era stata promessa una riunione dei capigruppo consigliari davanti ai cancelli della ex De Agostini, che non si è ancora svolta; così come un più incisivo intervento dell’amministrazione comunale nei confronti dell’attuale e della passata proprietà che evidentemente non si è avvertito…
Così oggi gli ex dipendenti dell’azienda che aveva portato nel mondo il nome di Novara si sono ritrovati nell’aula consiliare, a seduta in corso, ed hanno chiesto di poter intervenire.
Un appello duro, un richiamo forte “Basta con le belle parole – ha detto un portavoce dei dipendenti – Noi siamo sempre lì davanti ai cancelli e siamo lì ad aspettare voi ed il Sindaco. Noi non abbassiamo la guardia, non lo dovete fare nemmeno voi. Certo è che se i macchinari vengono smontati pezzo per pezzo, senza che nessuno faccia nulla, non c’è possibilità di ripresa”.
Noi non chiediamo favori o privilegi speciali, hanno sottolineato i presenti “ma dignità e lavoro, perché non capiti e nessuno di voi di dover dire al proprio figlio che non può partecipare alla festa per la fine della scuola, perché mancano 20 euro!”.
Parole che sono passate come una staffilata nell’aula accaldata.
Dal canto suo il primo cittadino Andrea Ballarè ha sottolineato l’impegno “quotidiano dell’amministrazione, anche se non ho modo di dimostrarlo. Il sottoscritto, il Prefetto e tutti quelli chiamati in causa per trovare una soluzione, si sono mossi, tutti i contatti che avevo promesso di stabilire sono stati fatti ed esperiti. Non ho mai comunicato subito l’esito di colloqui perché non avevo la certezza che da questi arrivassero fatti concreti… E su questa vicenda di parole ne sono state già dette tante”.
“Non siamo venuti davanti ai cancelli per scelta – ha detto il primo cittadino davanti ai presenti un po’ basiti – perché non volevo dare l’impressione di strumentalizzare politicamente questi fatti. E le accuse di strumentalizzazione ci sarebbero state, ne sono certo e questo sarebbe stato gravissimo”.
“Voi parlate politichese – ha detto uno dei lavoratori presenti – ma ci hanno portato via la rotativa e nessuno ha detto nulla. Speravamo in un intervento di solidarietà che non c’è stato. E quando arriverà l’ufficiale giudiziario nelle nostre case, perché non potremo pagare Tasi e Tari che farete?”.
Un intervento quest’ultimo che ha dato modo alla consigliera Pdl Silvana Moscatelli di chiedere la possibilità che queste tasse comunali vengano sospese per gli interessati e che ha trovato risposta nell’assessore Dulio “Credo che una dilazione sia possibile, convocheremo una riunione per metterla in atto!”.
Sempre Moscatelli ha sottolineato la necessità di convocare un’assemblea in azienda, con tutti gli attori coinvolti che è stata subito fatta propria dal presidente del Consiglio Comunale Massimo Bosio che ha invitato i lavoratori a metterla in pratica
“Finchè si parlerà di noi abbiamo qualche speranza – hanno chiosato gli esponenti della delegazione – Quando non se ne parlerà più sarà tutto finito!”…