E’ venuto a mancare Aurelio Milani, ex attaccante della “Grande Inter” di Helenio Herrera.
Concluse la sua carriera, come allenatore, sulla panchina dell’Arona (1965/66).
In suo ricordo ecco un’intervista tratta dal volume “I nostri primi anni 90” rilasciata a Valerio Del Ponte e Damiano Malgaroli nel 2010
Nato il 14 maggio 1934, allenatore ex centravanti. A metà degli anni ’60 arriva sulla panchina dell’Arona, dopo una brillante carriera da calciatore professionista, Aurelio Milani. Personaggio vulcanico e amante della vittoria a tutti i costi, vorrebbe portare nell’ambiente aronese una ventata di idee nuove, rivoluziona la rosa dei calciatori, forete della su grande esperienza internazionale. La sua Arona chiude al 5° posto. Dice: “Sono stato in parte ostacolato da dirigenti conservatori, che non vedeva di buon occhio progetti moderni, differenti dal semplice modo di pensare dilettantistico. Avevo in progetto anche la costruzione di un centro sportivo d’avanguardia alle porte di arona, ma è stato bocciato, dopo di che ho preferito abbandonare gli ambienti sportivi della città”.
Fra i meriti di Milani, c’é quello di avere portato i giovani talenti aronesi in grandi squadre, Marchini e Monferrini all’Inter, Rossi e Crola al Torino e Onor alla Juventus. Per finire è giusto ricordare la sua grand carriera da calciatore iniziata col Cesano Maderno e proseguita in serie B con il Fanfulla, il Simmenthal Monza, con cui vince la classifica cannonieri, la Triestina, con cui vince il campionato, poi la serie A con la Sampdoria, il Padova di Nereo Rocco, la Fiorentina dove vince la classifica dei cannonieri, ed infine l’apoteosi nella grande Inter di Helenio Herrera, con cui vince un campionato, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.