E’ morto a Pettenasco il maestro Gianrico Tedeschi, nell’aprile scorso aveva festeggiato 100 anni
Si è spento in serata nella casa di Crabbia a Pettenasco, il maestro Gianrico Tedeschi. Il 20 aprile scorso aveva festeggiato 100 anni, ricevendo gli auguri del Presidente Mattarella. Lascia la moglie Marianella Laszlo e le figlie Enrica e Sveva.
Si è spento serenamente in serata a Pettenasco il maestro Gianrico Tedeschi. Il notissimo attore, il 20 aprile scorso nella sua casa di Crabbia sul lago d’Orta, aveva festeggiato il suo centesimo compleanno insieme alla moglie (anch’ella attrice) Marianella Laszlo, ricevendo il messaggio di auguri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’affetto delle figlie: Enrica (docente universitaria di sociologia, avuta dal primo matrimonio) e Sveva (attrice anche lei).
Nato a Milano nel 1920, Tedeschi interrompe il Magistero presso la Cattolica per partire nella campagna di Grecia come ufficiale. Dopo l’8 settembre viene internato nei campi di prigionia di Beniaminovo, Sandbostel e Wietzendorf, dove conosce Giovannino Guareschi. E’ a Sandbostel che recita per la prima volta la parte di Enrico IV nell’omonima opera di Pirandello.
Dopo il diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica a Roma nel 1947, comincia una lunga carriera teatrale, senza disdegnare la rivista e la commedia musicale, anche se diventa beniamino del pubblico specializzato come protagonista di grandi classici. Al grande pubblico arriva con il cinema ma soprattutto con la televisione, in particolare con brillanti partecipazioni nella prosa televisiva o nella commedia brillante. Nel 1961 ad esempio, Tedeschi affianca Bice Valori e Lina Volonghi nel varietà di Falqui “Eva ed io” e nel 1977 partecipò a “Bambole, non c’è una lira”. Prese parte anche ai grandi sceneggiati della Rai, interpretando, tra gli altri, personaggi come Marmeládov in “Delitto e castigo” (1963), Sorin ne “Il gabbiano” (1969) e Paolino in “Demetrio Pianelli” (1963).
La notorietà massima però, Gianrico Tedeschi la raggiunge con la pubblicità, a cominciare dagli anni ’70 come testimonial delle caramelle Sperlari, per poi diventare famosissimo a fianco di una giovane cinese che storpiava il nome di un formaggio spalmabile.
Da molti anni oramai si era ritirato sul lago d’Orta insieme alla moglie Marianella. Fino a qualche anno fa non di rado si poteva incontrare la coppia in giro per Crabbia a passeggiare o in paese a Pettenasco a fare qualche commissione, ed il Maestro si fermava volentieri a scambiare un saluto ed un sorriso.