“Sono quasi 2.000 gli stalli a pagamento che quotidianamente non vengono utilizzati, il piano parcheggi è sovradimensionato e non rispecchia le esigenze dei cittadini”. “NoiXNovara” ha sviscerato i dati forniti dal Comune sugli ultimi risultati di Musa, arrivando a smontare la teoria dell’amministrazione che ha decretato il nuovo Piano del Traffico come un grande successo.
“I dati forniti dall’amministrazione comunale sono incompleti – spiega il coordinatore Ivan De Grandis – e non forniscono una visione limpida della realtà, si tratta infatti di informazioni riguardanti solo alcune fasce orarie e non la totalità dell’orario a pagamento”.
Al centro dell’analisi i dati sugli indici di occupazione ovvero l’utilizzo degli stalli a pagamento.
Dati che, come si vede dalle tabelle, si riferiscono solamente agli orari di punta.
“Pare infatti che tra le 10 e le 11:30 nella zona soggetta a tariffa A ben 9 parcheggi su 10 vengono occupati. Chi ha redatto il rapporto si è poi scordato di indicare come durante la seconda fascia oraria analizzata (quella pomeridiana dalle 15:30 e le 17:00) solo il 59% dei parcheggi a pagamento del centro venga utilizzato (dato che coincide con il 2012, quindi al momento i benefici portati da Musa al pomeriggio per l’area A non sono così evidenti)”.
Dai dati del movimento “NoiXNovara”, emerge che nell’area a tariffa B, al mattino, vengano occupati 6 parcheggi su 10 mentre al pomeriggio meno della metà, mentre nell’area C, quella meno cara, l’occupazione dei parcheggi si aggira tra il il 70% (mattino) e il 65% (pomeriggio).
“Bastano due conti – continua De Grandis – per dedurre che al mattino mediamente, dalle 10 alle 11:30, quasi 1.500 parcheggi a pagamento nelle tre aree restano inutilizzati, mentre al pomeriggio sono ben 2.300 gli stalli che restano vuoti! E dire che questi dati riguardano solo le ore di punta, insomma sono i dati migliori, chissà nelle altre fasce orarie, alle nove del mattino per esempio quanti parcheggi a pagamento vuoti in più si hanno”.
I dati del Comune sono stati calcolati tramite i sistemi a spira e il conteggio visivo: “Passi il sistema a spira, che è preciso e scientifico, ma il conteggio visivo sarebbe valido (più o meno) solo se ogni giorno a partire da febbraio ci fossero stati degli operatori che hanno contato via per via il numero di macchine parcheggiate. Impossibile… E infatti, l’Amministrazione ha fornito stime per un totale di tre ore giornaliere sulle 11 in cui è necessario pagare”.
Silenzio totale sugli incassi: un piano del traffico come Musa deve incassare 4 milioni all’anno per stare in economicamente in piedi: ma su tali dati non ci è dato di sapere.
“Peraltro – conclude De Grandis – a fine gennaio avevamo depositato oltre 8mila firme contro il piano della sosta in questione e altre migliaia di firme a sostegno di tre proposte di modifica al piano Musa lo stesso giorno in cui anche Striscia la Notizia venne in città, ma l’Amministrazione in ben otto mesi non ci ha mai fatto discutere né la petizione “No Musa” né tantomeno le tre proposte. E questa la chiamano democrazia?”.