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Novara

Ecco la nuova auto con cella di sicurezza, per garantire gli agenti della Polizia Locale durante il trasporto dei fermati

Ecco la nuova auto con cella di sicurezza, per garantire gli agenti della Polizia Locale durante il trasporto dei fermati

Le foto del mezzo che consentirà agli agenti di operare in sicurezza, nei nuovi compiti operativi del Nucleo Tutela Sicurezza Urbana.

L’amministrazione Canelli ha presentato nei giorni scorsi, un nuovo mezzo in dotazione alla Polizia Locale, per aumentare le condizioni di sicurezza nelle quali operano gli agenti. Si tratta di un’autovettura con cella di sicurezza, che verrà utilizzata dalla pattuglia del Nucleo Tutela Sicurezza Urbana, nel trasporto di persone da arrestare o da accompagnare presso il Comando o altre forze di Polizia.

Gli agenti della Polizia Locale infatti, a differenza del passato, sono sempre maggiormente impegnati in compiti operativi, per il controllo del territorio, della sicurezza pubblica e nella repressione di reati; e per questo non di rado, si sono dovuti misurare con la resistenza dei soggetti controllati o fermati.

A guardalrla da fuori sembra una vettura come le altre, ma è al suo interno che si celano le dotazioni del nuovo mezzo, con una parete trasparente antisfondamento che separa i sedili anteriori da quelli posteriori, consentirà di evitare che il trasportato possa aggredire gli agenti sorprendendoli da dietro.

Inoltre, le portiere posteriori mancano di maniglie per impedire l’apertura dall’interno e una possibile fuga, ed inoltre “E’ prevista anche la possibilità di ammanettare il trasportato” scrive nel comunicato stampa l’ente, con l’Assessore competente Luca Piantanida, che precisa meglio, come “La Polizia Locale, si stia trasformando sempre di più in una forza di polizia a tutti gli effetti. Lo confermano le numerose operazioni portate a termine negli ultimi tempi e la collaborazione continuativa ed efficace con le altre forze di polizia del territorio, collaborazione finalizzata principalmente al controllo della città. Naturalmente, tale evoluzione di ruolo richiede non solo un impegno ancora più forte, ma anche attrezzature e strumentazioni attraverso le quali svolgere il servizio in modo funzionale”.