Dopo la protesta dell’Api e la lettera inviata dall’associazione piccole e medie imprese al premier Renzi, torna in consiglio comunale il tema degli appalti a sorteggio fino all’importo dei 400 mila euro. Una mozione a firma PdL che chiedeva proprio di eliminare il metodo del sorteggio, anche alla luce degli ultimi dati che danno Novara tra le peggiori province, dal punto di vista occupazionale, specie nel settore edilizia, del Nord Italia.
Il vicesindaco Nicola Fonzo ha illustrato il metodo e l’esito degli ultimi incontri convocati ai quali hanno partecipato associazioni di categoria e sindacati, insieme ai dirigenti del Comune di Novara.
IL METODO
Il Comune di Novara ha scelto di attivare procedure di gara col sistema delle negoziazione, il che significa che le ditte si iscrivono in un apposito elenco a seconda delle tipologie di lavori che effettuano. Da questo elenco vengono estratte, a sorteggio, le ditte invitate a partecipare alla gara con procedura negoziata.
“La norma vigente prevede che la procedura negoziata per alcuni casi limitati possa arrivare fino a lavori con un quadro economico di 5 milioni di euro, con conseguente riduzione della tempistica. Noi abbiamo deciso di attivarci in questa direzione per importi fino a 400 mila euro, invitando, dopo il sorteggio, 15 ditte per lavori fino a 200 mila euro e 25 per lavori fino a 400 mila euro. Ricordiamo che non è possibile in alcun modo introdurre criteri di territorialità nei bandi pubblici, non è consentito dalla legge“.
Comunque negli incontri sono stati concordati criteri che dovranno essere ufficializztai nei prossimi giorni, “dopo un dialogo aperto con le categorie e con i sindacati – ha aggiunto Fonzo – criteri tecnici come la possibile assunzione di soggetti in mobilità o cassa, il rapporto uomini mezzi ecc“.
I DATI DAL 2011 AL 2015
Settore fabbricati del Comune 36 appalti registrati, di cui 27 assegnati ad imprese piemontesi, di queste 10 della città di Novara.
Settore strada: 9 appalti di cui 7 assegnati ad imprese piemontesi. Di queste 2 a Novara e 4 nella provincia.
Manutenzione: 8 appalti di cui 5 assegnati ad imprese piemontesi, 1 di Novara, 2 della provincia.
“Chiedevamo in mozione – replica Andretta – di eliminare il sorteggio. L’edilizia novarese sta attraversando un periodo molto difficile e drammatico: in cifre, sono 4000 le famiglie coinvolte da tale crisi in provincia. Lo confermano gli ultimi dati sull’andamento economico del nostro territorio. Abbiamo raccolto un’istanza da parte dell’Api. Il fattore crisi risente certamente anche di questa nuova metodologia di appalti con un conseguente drammatico calo del lavoro. Contrastando il metodo, si può arrivare alla ripresa delle imprese novaresi“.
Ma dal Comune, conclude Andretta “arrivano solo buoni propositi che però devono essere tradotti in una concreta azione amministrtaiva. La formula del tavolo di concertazione e del protocollo di intesa non ci convince per niente“.
La mozione è stata sospesa e rinviata ad uno dei prossimi consigli comunali, dopo che la maggioranza, in consiglio, ha dichiarato di voler introdurre qualche modifica di tipo tecnico, sulla quale, in commissione, ci si riserva di discutere ed approfondire.