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Novara

Elezioni provinciali. Pichetto: “Cirio alla conferenza stampa di Lega-Fdi? A titolo personale, non per il partito”

Elezioni provinciali: per palazzo Natta si vota l’8 gennaio (foto d’archivio)

Se è vero che a Natale, tradizionalmente, si depongono le armi, si abbassano i toni e ci si occupa di affettare panettoni, così non è stato questa volta per la politica novarese, soprattutto dalle parti del centrodestra, dove le divisioni cruente già si erano registrate nel corso delle passate amministrative e dove l’atmosfera del generalizzato “vogliamoci bene” sembra non aver attecchito più di tanto.

Così una tornata elettorale piuttosto scontata come le elezioni provinciali del prossimo 8 gennaio (elezioni di secondo livello per le quali sono chiamati a votare gli amministratori eletti, dunque, verosimilmente, un evento che non scuoterà più di tanto l’opinione pubblica) è diventata terreno di uno scontro senza esclusione di colpi, fra veti incrociati, cambi di casacca, accuse reciproche e scambi di ripicche.

Il combinato disposto di questo stato di fatto è  la presentazione non di una lista unitaria da contrapporre a quella di centrosinistra (che appoggia il presidente Matteo Besozzi), ma ben due: da un lato quella composta da Lega e Fratelli d’Italia (“Provincia Protagonista”, fortemenete sostenuta dal parlamentare di Fdi Gaetano Nastri), cui si sono aggiunti, non senza sorpresa, alcuni esponenti di peso fra i berlusconiani, come il Sindaco di Oleggio Massimo Marcassa ed il consigliere trecatese Andrea Crivelli.

Dall’altro quella di emanazione Forza Italia e civiche, promossa dal consigliere regionale e coordinatore provinciale azzurro Diego Sozzani ed appoggiata da movimenti ed aggregazioni locali, come Io Novara di Daniele Andretta. Un nome evocativo quello scelto per questa lista (“La Provincia dei Comuni”), che riporta alla memoria l’operazione a suo tempo condotta dall’allora inquilino di Palazzo Natta Maurizio Pagani, eletto anche grazie ad un consenso trasversale fra i sindaci moderati del territorio.

Uno scontro all’arma bianca, dicevamo, con qualche fuga in avanti: aveva infatti stupito la scorsa settimana la convocazione di una conferenza stampa indetta per domani (mittente una casella mail “comune.novara.it” il che ha indisposto non poco qualche consigliere comunale di opposizione) del presidente del Consiglio di Novara Gerardo Murante , con la prevista partecipazione dell’Europarlamentare cuneese Alberto Cirio a sostegno della lista “Provincia protagonista” ed in qualità di “vice coordinatore regionale di Forza Italia”.

Un ruolo seccamente smentito oggi con un comunicato vergato da Gilberto Pichetto, il quale ha confermato che se Cirio parteciperà lo farà  “a titolo personale” e dunque non in rappresentanza del partito. Uno stop brusco per i riti felpati degli azzurri piemontesi, cui si somma la presa di posizione di Sozzani che, nei giorni scorsi, aveva revocato tutti gli incarichi fiduciari a livello provinciale agli esponenti del partito accusati  di essere passati dall’altra parte.

Conferma evidente che la rottura è ben più che metabolizzata, anzi…

D’altra parte il gioco ambiguo che aveva caratterizzato le passate amministrative, con la presenza di due liste  – Forza Italia e Forza Novara di Murante e Mattiuz-  in appoggio a due candidati differenti (la prima Andretta, la seconda Canelli) ed il conseguente travaso di voti che ha portato gli azzurri novaresi a registrare il minimo storico del consenso elettorale, deve aver lasciato il segno.

Senza dimenticare il clima di incertezza a livello nazionale, dove il brusco stop berlusconiano all’iniziativa di Parisi è parso dettato da contingenze diverse più che dalla volontà di appiattire gli azzurri sulle posizioni della destra più estrema, rappresentata da Salvini e dalla Meloni. Un progetto quest’ultimo che vedeva proprio in Toti e – guardacaso a livello piemontese – in Cirio i massimi esponenti, ma che sembra avere il fiato corto rispetto a qualche mese fa…

Infatti “Mica dovremo morire tutti leghisti” è il commento più comune fra i forzisti fedeli a Sozzani e protagonisti a vario titolo di questa partita, nella consapevolezza che se a destra il panorama appare piuttosto affollato (Novara ne è un esempio: fra Lega, Fdi, Forza Novara e civiche) è il centrodestra ad essere ormai orfano di una rappresentanza forte, in grado di convincere un elettorato disorientato. Una frattura ben profonda e difficilmente ricucibile con la composizione di un cartello elettorale, foss’anche per delle “anonime” elezioni provinciali.

E che la questione non rivesta più un carattere locale o personalistico è testimoniato anche dal fatto che l’operazione di riavvicinamento alla destra che si è registrata in questa fine d’anno anche sul nostro territorio stia riguardando – con qualche eccezione – più che altro ex esponenti di Alleanza Nazionale.

Insomma, più che di divisioni e rivalità, da questo punto di vista, si potrebbe cominciare a parlare di “ritorno alle origini”…