“Siamo Novaresi. Aiutateci”: è uno dei tanti gridi di aiuto che provengono dalle sempre più numerose famiglie che si trovano senza lavoro, con figli da mantenere, un mutuo o un affitto da pagare. E non ce la fanno, non ce la possono fare.
La storia la racconta il portale Città di Novara; la famiglia è quella di Antonio che, con la moglie Enza e due figlie (una maggiorenne, una minore), lunedì 25 maggio sarà sfrattata dalla propria abitazione.
Antonio ed Enza non riescono a pagare l’affitto da qualche tempo: prima della morte della nonna, i problemi c’erano, ma la famiglia riusciva, con l’aiuto dell’anziana, a sostenere le spese più importanti. Qualche lavoretto qua e là, niente di definitivo, per Antonio che, invece, qualche mese fa sembrava aver trovato un’occupazione più stabile. Poi quella sfortunata caduta in bicicletta e la frattura al braccio che oggi lo blocca in casa. E per Enza a giugno c’è quell’intervento al cuore resosi necessario dopo l’ischemia cerebrale che l’ha colpita.
Una serie di coincidenze sfortunate che comunque non hanno fatto desistere il proprietario dell’appartamento dallo sfrattare questo nucleo dal suo spazio: “Abbiamo perso la dignità, abbiamo chiesto aiuto a tutti ma ci hanno solo chiuso porte in faccia. Chiediamo un aiuto per poter ricominciare a vivere. Siamo stati in Comune, ci hanno detto che io (Enza, ndr) e la bambina potevamo andare al dormitorio, ma mio marito e l’altra figlia no. Non voglio che la mia famiglia si divida e che loor vadano a finire su una strada. Abbiamo voglia di lavorare, abbiamo cercato tanto, ma non c’è nulla da fare. Vediamo tanti extracomunitari che arrivano in città e hanno vitto e alloggio. Noi abbiamo sempre pagato le tasse, finchè abbiamo potuto. E nessuno ci considera. Non siamo razzisti, ma non è giusto quello che ci stanno facendo”.
Oggi Enza in Comune ha ricevuto un po’ di speranza: all’Ufficio Politiche Sociali le hanno detto che attraverso un fondo della Regione possono erogare alla famiglia la cifra necessaria a coprire gli affitti pregressi, ma solo se il proprietario dell’appartamento darà loro una proroga del contratto.
Una fievole luce che potrebbe portare un po’ di tranquillità nella vita di una famiglia devastata dalla crisi, dalla mancanza di lavoro e dalle spese quotidiane. Una storia come ce ne sono tante, anche a Novara, una storia in cui l’umiliazione e la perdita della dignità sono ciò che più fa male alle persone coinvolte.
E’ un sistema che non funziona, un circuito che sembra girare al contrario rispetto alla direzione dettata dalla logica, dall’etica e dalla giustizia. A farne le spese sono i cittadini più sfortunati, quelli che si sono prodigati alla ricerca di un lavoro che non arriva mai, quelli che hanno fatto di tutto per pagare le tasse, quelli che, ad un certo punto, non ce la fanno più. Per loro non rimane, oggi, nemmeno la speranza.