L’accordo tra Saba e Comune di Novara prevede che quest’ultimo ente paghi alla società che ha progettato il parcheggio sotterraneo di Largo Bellini (poi sospeso dall’attuale amministrazione comunale) una cifra forfettaria di 1 milione 650 mila euro. Secondo alcune associazioni che si sono unite per scongiurare tale ipotesi il Comune dovrebbe saldare a Saba soltanto 650 mila euro. E parte, dalle associazioni stesse, l’esposto alla Procura della Corte dei Conti.
Una delle condizioni di Saba per accettare la chiusura dell’accordo senza gravare “troppo” sulle tasche del Comune (inizialmente infatti si parlava di un risarcimento di 2,9 milioni di euro) era il rispetto dei pagamenti rateizzati, a partire dal primo il 31 ottobre, quindi fra pochi giorni.
Secondo i ricorrenti che hanno presentato l’esposto (Associazione italiana esposti all’amianto, Comitato spontaneo per la tutela del centro storico, Comitato spontaneo per la tutela e lo sviluppo del quartiere Sant’Agabio, Coordinamento ambientalista rifiuti Piemonte, FAI – Delegazione della provincia di Novara, Idee di Futuro, Legambiente, Medicina democratica, Novara in movimento, ViviNovara) “è una somma non dovuta”. Ecco perchè.
Le associazioni fanno innanzitutto riferimento al bando di gara sul parcheggio sotterraneo, bando che al punto H, citava: “La convenzione di concessione conterrà una clausola che subordinerà l’efficacia degli impegni relativi alla realizzazione e gestione, all’intervenuta approvazione del progetto esecutivo e all’ottenimento, da parte del concessionario, di tutti gli altri atti di assenso, autorizzazioni, nullaosta di ogni altro organo o autorità amministrativa. In difetto delle suddette condizioni – proseguiva il bando – il concessionario non potrà pretenedere alcunchè a titolo di risarcimento, indennizzo, rimborso spese…, ad eccezione del compenso per l’attività progettuale svolta”.
“Peccato che – spiega Alberto Pacelli di Idee di Futuro – la clausola non sia stata trascritta in convenzione e che l’amministrazione di Novara non ne ha più tenuto conto. Comunque, nelle premesse della convenzione, si dice che “sono stati approvati sia los chema di bando sia il disciplinare di gara in inerenti il project financing”. La stessa, inoltre, stabilisce che le premesse costituiscono parte integrante dell’atto stesso. Quindi, di fatto, quel famoso punto H non è inesistente, ma ben inserito in convenzione”.
“L’amministrazione comunale – prosegue Pacelli – aveva il dovere di farvi riferimento nel corso delle vicende e soprattutto nella definizione dell’indennizzo onnicomprensivo forfettario dell’accordo con Saba. Peraltro, il Comune non ha mai approvato il progetto esecutivo del parcheggio sotterraneo e non ha mai approvato alcun documento di revoca del punto H della convenzione, né Saba, da parte sua, ha mai presentato un documento di contestazione su quanto stabilito dal Comune stesso. Quindi Saba ha unicamente diritto al compenso per l’attività progettuale, quantificata in 250 mila euro per progettazione preliminare e 410 mila euro per progettazione definitiva ed esecutiva”.