Estorsioni e tentate estorsioni ai danni di baristi, due condanne e due assoluzioni. I fatti nella primavera dell’anno scorso ai danni di titolari di locali pubblici del borgomanerese.
La condanna più pesante, sei anni, per un cinquantenne residente nel borgomanerese, chiamato dalla Procura di Novara a rispondere delle accuse di estorsione, tentata estorsione e furto aggravato per altri episodi, uno dei quali in concorso con un’altra persona già uscita di scena con rito abbreviato, ai danni di titolari di bar ed esercizi pubblici della zona; un anno e cinque mesi, pena sospesa, per la sua compagna, per la quale l’accusa era quella di tentata estorsione. Assolta una coppia di amici, 40 anni lei, 48 lui, finiti in aula perché, secondo l’accusa avrebbero cercato di far ritrattare le dichiarazioni rese ai carabinieri dalla “vittima” di una estorsione. In particolare il cinquantenne è stato assolto da un capo d’accusa per estorsioni “generiche” nei confronti di una serie di titolari di esercizi pubblici, e condannato per tre episodi specifici (una tentata estorsione, un’estorsione consumata, ed un’altra tentata estorsione con lesioni). Il pubblico ministero per lui aveva chiesto la condanna a 8 anni; 2 anni la richiesta per la sua compagna e un anno ciascuno per la coppia di amici. I fatti erano accaduti nel giro di pochi mesi nella primavera dell’anno scorso. Il borgomanerese, in aula, si era difeso: “Sono un frequentatore di bar – aveva detto – ma ho sempre pagato le consumazioni; è capitato di non avere soldi a sufficienza e dicevo di segnare ma il giorno dopo mi presentavo e saldavo il conto. E quella sera, nella pizzeria, io non ci ero andato per estorcere del denaro o chiedere che dessero un lavoro al figlio della mia compagna. Assolutamente no. Avevo sentito delle storie e volevo chiarire quella questione. Siamo andati fuori dalla pizzeria, sì, è vero che gli ho dato un pugno ma poi quando era arrivato anche suo padre mi hanno attaccato, mi sono saltati addosso, e io mi sono difeso”. Il difensore ha preannunciato appello.