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Novara

Ex Verbano: speranze deluse. Incolmabile la distanza tra proprietà e sindacato

Se qualche seppur debole segnale di apertura sembrava esserci stato da parte dell’azienda, nel corso dell’ultimo incontro, nella seduta di questa mattina c’è l’impressione che le distanze siano incolmabili. Sindacato ed azienda si sono nuovamente incontrati per discutere, ancora una volta, delle proposte sul tavolo relative alla Tamini. All’ex Verbano Trasformatori, in corso Risorgimento, sono stati annunciati 48 esuberi dai vertici della Tamini, proprietaria dell’azienda e acquisita da Terna spa. Dopo un mese di trattative, Tamini ha proposto 21 reintegri. I rappresentanti sindacali hanno chiesto un impegno maggiore sia sul numero delle risorse umane che sull’indennità prevista per chi decide di lasciare il posto di lavoro. Qualche spiraglio sembrava esserci, oggi, però, sembra che le posizioni siano ancora molto distanti da una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti.

Tamini non sembra cedere sui numeri, se non di pochissime unità  che non bastano ai sindacati né ai lavoratori stessi. Si attende, nel frattempo, la convocazione dell’incontro chiesto al Ministero per l’Economia dove si potrebbe mettere sul tavolo l’eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali.

Intanto, continua lo sciopero in azienda: produzione sospesa e, ieri, volantinaggio in città. Dinanzi a Novamont, azienda diretta da Catia Bastioli (che è anche presidente di Terna), figura alla quale, tramite i volantini, i lavoratori hanno fatto appello eprchè intervenga con decisione sulla vicenda. Ma anche in centro e al mercato coperto.