Novara esporta meno nell’ultimo trimestre del 2014 (-4,3%), ma i dati dell’anno intero registrano un +1,4% nell’export. Considerando le sole esportazioni manifatturiere, inoltre, nel 2014 le vendite all’estero hanno superato i 4,4 miliardi di euro, in crescita dell’1,6% rispetto al 2013. Lo rivelano i dati dell’Osservatorio sull’export attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l’Associazione Industriali e la Camera di Commercio di Novara.
«Nella valutazione della dinamica delle esportazioni complessive – spiega Marco Fortis, noto economista e vicepresidente della Fondazione Edison, che ha coordinato la ricerca – occorre considerare il forte impatto del crollo dei prezzi dei prodotti petroliferi raffinati. Se infatti depuriamo l’export della provincia di Novara da questa componente, che rappresenta il quarto comparto per valore e circa il 10% dell’export provinciale nel 2014, la flessione nel quarto trimestre dell’anno si riduce a un -0,6% e il dato annuale evidenzia una crescita del 3,8% a livello provinciale e del 2,7% a livello nazionale».
Nel 2014 sono cresciuti soprattutto l’export di articoli farmaceutici (+43,9%), di articoli in gomma e materie plastiche (+16,1%), di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,5%) e di computer e apparecchi elettronici (+16%). Più contenuta è stata invece la crescita dell’export di prodotti in legno, carta e stampa (+4,4%), dell’aggregato “macchinari ed apparecchi” (+3%), che al suo interno include anche la rubinetteria e il valvolame (+4%), delle sostanze e prodotti chimici (+0,7%) e degli apparecchi elettrici (+0,5%). In forte calo l’export di coke e prodotti petroliferi raffinati (-16,7%); più contenuto quello di metalli e prodotti in metallo (-2,2%), di mezzi di trasporto (-1,6%) e dell’aggregato “prodotti tessili-abbigliamento-pelli-accessori” (-2,2%). All’interno di quest’ultimo, l’export di filati e fibre tessili ha registrato una flessione del 12,9%, quello di tessuti del 9,9%, mentre il comparto principale, rappresentato dagli articoli di abbigliamento escluso l’abbigliamento in pelliccia, è cresciuto del 5,9%.
«Per quanto riguarda la ripartizione geografica – prosegue Fortis – le esportazioni manifatturiere dirette all’interno dell’Unione Europea sono cresciute del 5,5%, mentre quelle dirette verso i mercati extra-europei sono calate del 3,7%. Nel complesso le esportazioni di manufatti dirette verso i Paesi Ue, pari a oltre 2,6 miliardi di euro, hanno rappresentato nel 2014 il 59,7% dell’export manifatturiero novarese; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a poco meno di 1,8 miliardi di euro, il restante 40,3%. Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel 2014 si osserva un generale incremento delle esportazioni manifatturiere verso tutti i principali Paesi, fatta eccezione per la Svizzera e la Polonia (rispettivamente -10,3% e -7,9%), insieme alla Russia che, con una flessione del 32,6%, esce dalla classifica dei principali mercati di sbocco della provincia di Novara lasciando il posto alla Turchia, in decima posizione. I Paesi verso cui l’export manifatturiero novarese cresce maggiormente sono la Spagna (+18,2%), i Paesi Bassi (+17,2%), la Turchia (+14,2%, grazie alla dinamica particolarmente positiva dell’ultimo trimestre dell’anno), gli Stati Uniti (+13,8%), il Regno Unito (+12,4%) e il Belgio (+11,7%). Più contenuta, invece, risulta la crescita dell’export verso la Germania (+6,5%) e la Francia (+1,1%)».
Sul fronte delle importazioni manifatturiere nel 2014 si osserva una forte crescita dell’import dalla Svizzera (+49,4%) e dagli Stati Uniti (+32%) che nell’ultimo trimestre evidenziano una performance particolarmente brillante (+84,9%), diventando il principale paese di approvvigionamento manifatturiero del Novarese, con 116,3 milioni di euro di import. In crescita sono anche la Cina (+6,4%), la Turchia (+4,8%) e i Paesi Bassi (+2,7%). In flessione rimangono, invece, l’import dalla Francia (-2,6%), dalla Germania (-5,8%), dal Regno Unito (-9,8%), dal Belgio (-12,1%) e dalla Spagna (-13,1%).
Quanto all’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi “Bric” l’analisi evidenzia nel quarto trimestre dell’anno un calo delle esportazioni dell’11,8% tendenziale, pari a 46,1 milioni di euro. Fatta eccezione per l’India, verso cui si registra un aumento delle esportazioni (+17,3%), si osserva un calo verso tutti gli altri Brics (Russia -10,8%; Brasile -48,2%; Cina -0,5%). Il dato cumulato relativo al 2014 indica nel complesso una riduzione dell’export del 20,8% e, nel dettaglio, una flessione del 32,6% verso la Russia e del 34,4% verso il Brasile; una crescita dell’export del 13,1% verso l’India e del 4,4% verso la Cina. Nel 2014 tra i Brics è sempre la Russia (con 83,9 milioni di euro) il principale Paese di destinazione delle esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, seguita dalla Cina (46,4 milioni) e dall’India (28,5 milioni), che già nel trimestre precedente aveva sopravanzato il Brasile (a 24,1 milioni).
Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara: “Relativamente al comparto delle macchine di impiego generale, il quarto trimestre del 2014 registra una flessione dell’export a livello provinciale (-1,4%, a fronte del +6,4% del terzo), mentre a livello nazionale si osserva un rallentamento (+2,6%, a fronte del +5,7% del terzo trimestre). Nel complesso il 2014 si chiude con una crescita dell’export del +4% a livello provinciale e del +5,2% a livello nazionale.
Nel 2014 l’export di rubinetteria-valvolame cresce soprattutto verso la Spagna (+28,9%), gli Stati Uniti (+14,4%), il Regno Unito (+14,2%) e il Belgio (+9,4%). Più contenuta la crescita verso i Paesi Bassi e la Svizzera (entrambi +4,1%). In calo l’export verso la Grecia (-2,3%), la Francia (-0,2%), la Germania (-2,4%) e la Russia (-6,6%). L’export verso questi ultimi tre Paesi appare in calo in seguito alla performance negativa dell’ultimo trimestre dell’anno.
Relativamente all’export verso i Brics, le esportazioni di rubinetteria-valvolame rappresentano, nel 2014, poco meno di un terzo dell’export manifatturiero complessivo della provincia in questi Paesi. L’export del settore verso i Brics, pari a 55,5 milioni di euro, è complessivamente calato del -1,8%; sul calo ha inciso la flessione dell’export del -6,6% verso la Russia e del -4% verso la Cina, rispettivamente i due principali Paesi Bric di destinazione dell’export novarese di rubinetteria-valvolame. L’export verso il Brasile risulta in crescita del +65,4%, quello verso l’India del +2,1%. Tra i Brics, la Russia è il Paese verso il quale si dirige il maggior export di rubinetteria della provincia (33,1 milioni di euro nel 2014), seguito dalla Cina (11,4 milioni di euro), dall’India (6,8 milioni) e dal Brasile (4,1 milioni).
Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, il quarto trimestre dell’anno evidenzia un calo dell’export a livello provinciale (-0,7%, a fronte del +7% del terzo trimestre) e una crescita a livello nazionale (+3,7%, a fronte del +3,2% del terzo trimestre dell’anno). Nel complesso del 2014 l’export di prodotti tessili e articoli di abbigliamento è cresciuto del +2,9% a livello provinciale e del +4% a livello nazionale.
Nel 2014 si segnala il forte (e anomalo) aumento dell’export verso i Paesi Bassi (+579%) entrati a far parte dei principali Paesi di destinazione del tessile-abbigliamento novarese nel trimestre precedente. In crescita anche le esportazioni verso il Regno Unito (+19,3%), la Spagna (+15,8%), il Giappone (+11,9%), la Francia (+11,4%), la Svizzera (+3,7%) e la Tunisia (+1%). Permane invece negativo l’andamento dell’export verso la Germania (-8,8%), la Turchia (-4,1%) e soprattutto verso gli Stati Uniti (-27,9%).
Quanto all’export verso i Brics nel 2014 appare in crescita del +1,9% e pari complessivamente a 13,7 milioni di euro. Le esportazioni sono in progresso verso la Russia (+2,3%), l’India (+28,9%) e la Cina (+2,9%); continuano, invece, a flettere notevolmente verso il Brasile (-62,9%). Come già evidenziato nel rapporto precedente, tra i Brics la Russia ha sopravanzato la Cina apparendo ora come il Paese verso il quale si dirige il maggior export di tessile-abbigliamento della provincia (con 5,1 milioni di euro nel 2014), seguito appunto dalla Cina (5 milioni di euro), dall’India (3,2 milioni) e dal Brasile (0,4 milioni)”.