Tra gli emendamenti alla Legge di stabilità in esame in queste ore in Commissione Bilancio del Senato vi è la proposta di istituire un Fondo per il credito alle imprese vittime di mancati pagamenti da parte di debitori artificiosamente falliti.
Una piaga che la crisi ha fortemente accresciuto, anche sul territorio novarese, “favorita anche da uno spregiudicato uso delle nuove procedure di concordato introdotte nella legislazione fallimentare. Con la legislazione vigente – spiega Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale – è troppo facile trascinare nel baratro le piccole imprese fornitrici, troppo complicato per queste imprese accedere alle rateizzazioni di Equitalia, quasi impossibile per loro ottenere credito dalle banche per rimanere sul mercato, assurdo che debbano anche pagare l’Iva su fatture emesse destinate a non essere mai pagate o pagate in percentuali ridicole al termine di procedure estenuanti”.
“Confartigianato sta ponendo con forza il problema al Governo e al Parlamento per superare l’odiosa asimmetria tra imprese che sfruttano le pieghe della legge per sottrarsi agli obblighi di pagamento e le tante, troppe piccole imprese che, non pagate, vengono trascinate a loro volta verso il fallimento – spiega il direttore Amleto Impaloni – Per questo Confartigianato chiede a Governo e Parlamento l’istituzione del ‘Fondo per il credito alle imprese vittime di mancati pagamenti da parte di debitori artificiosamente falliti”.
SS