Falsi avvocati, scoperte truffe anche a Novara. Arrestati a luglio a Vercelli, gli inquirenti hanno scoperto che due napoletani avrebbero preso di mira altre 43 vittime in tutto il Nord
Agivano sempre allo stesso modo. Telefonavano alla vittima presentandosi come legali di qualche parente: «Suo figlio ha avuto un incidente, servono i soldi per pagare la cauzione». Anche nella provincia di Novara hanno mietuto vittime i due finti avvocati scoperti dai carabinieri di Vercelli. I due napoletani, D.A., 20 anni, e G.M., 48 anni, erano stati arrestati a luglio per associazione per delinquere finalizzata alla truffa, concorso in tentata truffa e sostituzione di persona.
Oltre ai primi episodi contestati ai due truffatori, dalle indagini condotte dalla procura di Vercelli sono emersi altri 43 casi di truffa commessi tra il 2017 e il 2018. Vittime soprattutto persone anziane: i due sono accusati di avere accumulato un bottino di circa 100 mila euro, tra oggetti preziosi e contanti (40 mila)
Secondo quando ricostruito dagli inquirenti i due facevano leva sulla debolezza delle loro vittime per farsi consegnare gioielli, soldi e bancomat compreso anche del pin. I napoletani avevano stabilito la loro base in un hotel di Lodi e con un’auto a noleggio si spostavano in tutto il Nord Italia. Per essere più credibili, si avvalevano anche della complicità di alcune persone, in Spagna, che telefonavano a casa delle vittime facendo loro credere che alcuni parenti avevano avuto un incidente.
Poiché si trovano già in carcere, hanno ricevuto lì la denuncia per gli altri episodi.