Falsifica la firma della fidanzata per intascare i soldi di tre cambiali. L’ex fidanzato di una galliatese condannato a 4 mesi per un tentativo di truffa che ha coinvolto perfino un sacerdote
Aveva compilato tre cambiali per un totale di circa 14 mila euro, mettendo la firma della fidanzata che lui aveva falsificato. Poi le aveva consegnate a un sacerdote suo amico, indicato come beneficiario, per poterle incassare. Il tutto facendo credere al prete che i soldi servivano per recuperare alcuni suoi trattori finiti all’asta, necessari per continuare alcuni lavori edili appaltati dal Comune. Una truffa fallita quella che nel luglio 2014 aveva visto come vittima una galliatese di 31 anni. La banca l’aveva contattata, lei aveva notato delle imprecisioni nei dati anagrafici dei titoli, e insospettiva di quanto stava accadendo aveva ordinato agli impiegati di non pagarli, facendoli così protestare. Per quel raggiro il suo fidanzato, un trentacinquenne di Robecchetto con Induno, è stato condannato in tribunale a Novara a 4 mesi di reclusione e 100 euro di multa per tentata truffa. La donna galliatese, costituitasi parte civile, ha ottenuto 5 mila euro come provvisionale di risarcimento del danno, che sarà quantificato in sede civile. A depositare le tre cambiali era stato un sacerdote conoscente dell’imputato. L’imputato gli aveva detto che i soldi erano della fidanzata e che servivano per riscattare i trattori, e che lui non poteva compiere tutte le operazioni avendo avuto in passato dei protesti.