Buongiorno
Novara

Fantasioso truffatore arrestato a Novara dalla Polizia

Si è spacciato per un poliziotto, ha proposto la vendita di un’auto, di alto livello, sequestrata e messa in vendita. Un ottimo affare che i suoi interlocutori hanno accettato con entusiasmo. Peccato che, dopo la consegna dei soldi, gli stessi non sono più riusciti a parlare con l’agente che, in un primo tempo, ha risposto alle telefonate dicendo che si sarebbe allontanato qualche giorno, andando al sud, per badare alla madre malata; dopodichè ha semplicemente smesso di rispondere al cellulare, rendendosi irreperibile. L’altro giorno, la vittima di questa truffa ha notato il suo truffatore, in centro, a Novara. Immediata la chiamata alla Polizia intervenuta tempestivamente sul posto. Dapprima, l’uomo, 55 anni, di origini meridionali ma residente al Nord, fermato in corso XXIII Marzo, si è mostrato molto agitato per poi ammutolirsi anche sulla propria dientità. A seguito della perquisizione, è stato trovato in possesso di documenti falsi, tra cui una carta di identità intestata ad un’altra persona, una tessera sanitaria, un codice fiscale ed un portatessere con un distintivo della Polizia di Stato con la propria fotografia.

“Arnesi di lavoro” che gli servivano per spacciarsi chi in realtà non era, vendendosi molto bene alle sue vittime e conquistando subito la loro fiducia. L’uomo, infatti, si muoveva tra Piemonte e Lombardia, spacciandosi per un appartenente alle Forze dell’Ordine. Tante le sue truffe e le sue identità,  specialmente quelle che facevano parte di alti incarichi, arrivando addirittura a vendersi come appartenente alla Direzione investigativa antimafia o ad altri prestigiosi uffici del corpo.

L’uomo, BN, lo scorso mese di marzo, dopo la truffa messa a segno ai danni della famgilia novarese, era stato indagato in stato di libertà dalla Mobile di Novara che era risalita alla sua identità, deferendolo poi all’autorità giudiziaria.

Giovedì scorso, per l’uomo è scattata la massima misura afflittiva, dopo che gli Agenti delle Volanti lo hanno trovato in possesso di documenti risultati falsi, tra cui anche una carta d’identità valida per l’espatrio e con una residenza fittizia ad Arona.
Arrestato in flagranza di reato, è stato portato nel carcere di Novara, dove è stato ricondotto dopo l’udienza di convalida, in attesa della prossima udienza fissata nel mese di dicembre.