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Novara

“Fase 2: danni gravissimi a imprese e lavoro” Confcommercio lancia l’allarme

La questione della riapertura di bar e ristoranti, ma anche centri estetici e parrucchieri, ovvero tutte le categorie che, secondo le intenzione del Governo, non potranno riaprire l’attività prima di giugno, è uno degli elementi più controversi emersi dalla conferenza stampa di ieri sera del Presidente Conte.

La chiusura forzata di tutte queste realtà, perlopiù piccole e micro-imprese per un periodo ancora così lungo, a fronte dell’assenza di qualsivoglia sostegno, ha fatto scattare l’allarme da parte delle associazioni di categoria, che denunciano il rischio di un default del sistema.

Una preoccupazione fortemente sentita anche dagli enti locali che sono le istituzioni più vicine sul territorio a queste realtà.

Nella sua diretta fb odierna anche il Sindaco di Novara Alessandro Canelli ha parlato della questione, sottolineando come siano al vaglio dell’amministrazione provvedimenti riguardo ad esempio a bar e ristoranti, per “allargare” i plateatici dei dehor esterni e dunque garantire superfici più adeguate al mantenimento delle distanze sociali richieste. “Bisogna però anche pensare a misure ad hoc per sostenere le spese fisse di tutte queste attività” ha detto ancora Canelli, annunciando come, nei prossimi giorni, sarà assiduo il confronto con le associazioni di categoria.

Per parte sua il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha rimarcato la drammaticità della situazione ”La Fase 2 rinvia la riapertura degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e di tante attività del turismo e dei servizi. Ogni giorno di chiusura in più produce danni gravissimi e mette a rischio imprese e lavoro”.

“In queste condizioni – sottolinea – diventa vitale il sostegno finanziario alle aziende con indennizzi a fondo   perduto che per adesso non sono ancora stati decisi. Bisogna invece   agire subito e in sicurezza per evitare il collasso economico di migliaia di imprese”.

“Chiediamo – conclude Sangalli – al Presidente Conte un incontro urgente, anzi urgentissimo per discutere di due punti: riaprire prima e in sicurezza; mettere in campo indennizzi e contributi a fondo perduto a favore delle imprese”.