
Sulla questione “nidi”, la preoccupazione di Federconsumatori
“I nidi non si toccano”: sulla chiusura di due asili nido di Novara (Coriandolo e Balconi) e sulla sospensione del servizio nidi privato alla scuola Negroni interviene anche Federconsumatori che esprime preoccupazione a seguito di quanto emerso nel corso dell’ultima assemblea pubblica promossa dalle organizzazioni sindacali e dalle rappresentanze dei genitori.
“Il servizio pubblico dei nidi novaresi rappresenta da sempre un punto di eccellenza per le caratteristiche qualitative e quantitative del servizio, a iniziare dalla professionalità delle sue operatrici. La presenza di una lista di attesa del resto è la migliore conferma della domanda costante manifestata per questo servizio dalle giovani famiglie novaresi”.
Positiva, per Federconsumatori, la scelta di ridurre le tariffe delgi asili nido, ma “con altrettanta chiarezza valutiamo come preoccupanti eventuali scelte dell’amministrazione che – pur motivate da comprensibili esigenze di ammodernamento e garanzie di sicurezza – potrebbero compromettere la piena funzionalità dell’attuale servizio, o peggio, la sua riduzione in particolare in alcuni quartieri della città”.
Federconsumatori chiede “un chiaro e positivo confronto tra l’amministrazione comunale e le rappresentanze sindacali e dei genitori per affrontare e risolvere le criticità eventualmente accertate senza compromettere qualità del servizio, ridurre o limitare l’operatività di tutti i nidi, mettere in discussione gli attuali organici. La presenza di una lista di attesa e le nuove recenti disposizioni legislative nel settore 0-6 anni potrebbero consentire la possibilità di procedere ad assunzioni di personale per estendere e migliorare il servizio attuale”.
“Un efficiente servizio di asili pubblici – come da decenni ha garantito il Comune di Novara – è la premessa non solo per soddisfare le esigenze delle giovani coppie e in particolare delle donne lavoratrici ma anche per garantire capacità di attrazione della città per i giovani e contribuire a risolvere la grave crisi demografica che interessa l’intera Italia”.