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Novara

Federconsumatori sollecita la Regione alla tutela dei 12.000 piemontesi coinvolti nel crack delle banche venete

Come avvenuto in Friuli e Veneto, Federconsumatori chiede alla Regione Piemonte di affinché l’attuale fondo istituito con legge dello Stato per la tutela dei risparmiatori di Veneto Banca e Popolare di Vicenza trovi al più presto un’efficace attuazione anche nei territori di Novara, Vco e Vercelli

Federconsumatori sollecita la Regione alla tutela dei 12.000 piemontesi coinvolti nel crack delle banche venete

Federconsumatori Piemonte impegnata da oltre due anni anche nelle Province di Novara,VCO e Vercelli, nel tentativo di tutela dei risparmiatori coinvolti nel clamoroso crack di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. intende sollecitare l’attenzione da parte delle Istituzioni Locali e delle forze politiche affinché promuovano iniziative nei confronti del futuro Governo a tutela di questi cittadini. Allo stato attuale, dopo la messa in liquidazione coatta amministrativa(LCA) dei due istituti di credito e l’intervento di Intesa S.Paolo, per iniziativa del Parlamento della precedente legislatura, è stato istituito un fondo che dovrebbe consentire un sia pure parziale e iniziale ristoro a favore di quanti oggi, avendo investito i loro risparmi in azioni dei due istituti veneti, li hanno visti ridotti praticamente a zero.

Questo azzeramento si è verificato non per un andamento di mercato ma a seguito di condotte illecite da parte dei CdA di queste banche che hanno portato all’avvio di procedure sia in ambito civile che penale.

Le zone territoriali interessate sono veramente ampie, fra queste ci sono anche le Province di Novare e del VCO, dove Veneto Banca in particolare nel 2007 aveva acquisito la Banca Popolare di Intra con quasi 100 sportelli ed oltre 1000 dipendenti con una liquidità a quel tempo depositata di circa 3 miliardi di euro(dati Pop.Intra, bilancio).

Federconsumatori pertanto, cosi come già avvenuto con successo in Friuli e Veneto si rivolge alla Regione Piemonte nella persona del suo Presidente e dei Capigruppo Consiliari affinché l’attuale fondo istituito con legge dello Stato trovi al più presto un’efficace attuazione ma soprattutto perché venga garantito che anche nelle prossime leggi di bilancio dello Stato trovi una sicura implementazione al fine di consentire un equo e certo ristoro verso i risparmiatori interessati.

Circa 12.000 cittadini piemontesi sono coinvolti dalla vicenda di Veneto Banca. Intere famiglie sono state private di una somma di denaro che sfiora i 600 milioni di euro: risparmi bruciati e sottratti al circolo della locale economia.