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Novara

Festa del vino di Ghemme: ingresso a pagamento e vietato sostare in piedi

Festa del vino di Ghemme: ingresso a pagamento e vietato sostare in piedi. Sono le novità annunciate per l’edizione 2018 della manifestazione, che prenderà il via il 25 aprile

Alla festa del Vino di Ghemme scatta l’ingresso a pagamento e sarà vietato sostare in piedi nel cortile della Barciocca. L’obiettivo degli organizzatori è regolare l’afflusso di gente ed evitare il sovraffollamento del cortile, durante la manifestazione che aprirà i battenti il prossimo 25 aprile. “Il conto alla rovescia è iniziato, mancano solo 16 giorni alla nuova edizione della Mostra del Vino. Con le nuove normative sulla sicurezza (Circolare Gabrielli) ci sono stati dei cambiamenti nella manifestazione – annunciano gli organizzatori sulla pagina facebook ufficiale della manifestazione – I tempi cambiano e anche questa storica manifestazione si evolve e si adegua alle nuove normative europee”.

Due le novità principali: la prima è che per l’ingresso all’area vini e cibo sarà richiesto un ticket di 3 euro, che verrà poi rimborsato all’acquisto della prima consumazione; la seconda è il divieto di sostare in piedi all’interno del cortile. Come spiega un volantino, “nel caso in cui non si trovassero posti a sedere nella Barciocca, sarà possibile trovarli nei tavoli allestiti in via Interno Castello (che sarà sempre accessibile liberamente)”. Addio dunque alle scene, come quella ritratta nella foto qui sopra, pubblicata sulla pagina Barciocca.

Un nuovo giro di vite per una delle manifestazioni enogastronomiche del novarese, che da sempre richiama molto pubblico anche da fuori provincia. Vent’anni fa la festa proseguiva fino a tarda notte, con lo splendido ricetto popolato da capannelli di ragazzi, spesso accompagnati da strumenti musicali. Una tradizione che è poi stata ridimensionata, a causa di alcuni episodi spiacevoli. Negli anni sono stati ridotti gli orari serali di somministrazione del vino. E l’anno scorso il Comune aveva anche emesso un’ordinanza che vietava il consumo di bevande sul suolo pubblico al di fuori delle aree di somministrazione.