Rina Pagani vedova Leone nasce a Cressa il 10 settembre del 1924. Nel ‘34, seguendo i trasferimenti del padre ferroviere, a 10 anni, si trasferisce a Spigno Monferrato, località vicino a Savona che Rina ricorda con affetto. Frequenta ad Acqui Terme le Scuole Commerciali, in un collegio di suore francesi. Nei primi anni ‘40 la famiglia Pagani arriva a Novara, precisamente in via Solferino e Rina rimarrà per sempre. Nel ‘45 lavora alla Zecca di Stato, la cui sede era dove ora sorge la Rotonda. Si fidanza con Terenzio Leone, partigiano trecatese, che sposerà a fine conflitto nel ‘48. Arrestata domiciliarmente per via del fidanzato per più di un mese durante l’occupazione nazista, Rina è la seconda di due sorelle, la prima Mariuccia, classe ‘22, mancata da dieci anni, l’altra ancora vivente, Amanda, classe 1930. Dal matrimonio nascono tre figli, nel’49 Luisa, nel ‘52 Angelo e per ultimo Luciano classe 1954. La signora Pagani ha avuto una grande carriera nell’ambito lavorativo, ha lavorato insieme al marito per 40 anni nella pubblicità, con i fratelli Russo, che si occupavano delle grandi pubblicità in giro per gli stadi Calcistici. Orgogliosamente racconta che ricevette anche la medaglia d’oro come agente pubblicitaria. Adora cantare, chiacchierare e cucire. Allieta gli altri con battute simpaticissime e la su allegria è contagiosa. Vive sola ed è in gamba.
Infine, Elena Bacchi è nata a Bergamo il 13 settembre di 100 anni fa. A soli 10 anni si traferisce a Novara con la sua famiglia poiché il padre Ampelio, cartografo, viene assunto alla De Agostini. Aveva due fratelli: Ezio e Arnaldo. La signora Elena frequentò le scuole Commerciali e appena terminate iniziò a lavorare come dattilografa pressi le attività delle corporazioni in via Negroni. Qui conobbe il marito Gianfranco Battistini, che poco dopo divenne capo del personale della De Agostini. Con lui si sposò il 1 maggio del 1947. Nel ‘49 nacque Ornella, che con amore segue la madre con l’aiuto del marito Francesco Silvestri. Una famiglia che si definisce “Deagostiniani”, poiché anche la figlia ed il genero sono stati dipendenti della storica Azienda novarese. Donna mite, tranquilla e simpatica. Golosa di dolci e appassionata di pittura, passione ereditata dal padre.
A portare gli auguri del Sindaco e della città il Presidente del Consiglio Edoardo Brustia