Si è svolta ieri sera la fiaccolata organizzata dalla Lega Nord e da Noi per Novara di De Grandis, contro il terrorismo islamico e per solidarizzare con le vittime degli attentati di Parigi. Un’iniziativa cui hanno preso parte il segretario nazionale del Carroccio Roberto Cota, il commissario del partito a livello provinciale Corrado Frugeri ed il candidato sindaco Alessandro Canelli. Un’uscita pubblica a due che è però stata preceduta da qualche polemica. Ad accendere la miccia Antonio Pedrazzoli (di recente confluito nel movimento Italia Unica che fa capo all’ex ministro Passera) che, nel riferire della manifestazione, aveva rimarcato in un comunicato come “Ovviamente viene sottolineato che non si tratta di una manifestazione politica e, quindi, si invitano i partecipanti a non esibire simboli di partito. Se la politica, ed in questo caso anche un movimento civico, possono dare il peggio di sé stessi la Lega Nord ed il movimento NOI X NOVARA stasera toccheranno il fondo del barile.Dietro una anche pur reale manifestazione di vicinanza per le vittime di Parigi si nasconde la voglia di mettere il cappello politico su un evento così tragico e terribile”. Già in consiglio comunale la Lega aveva contestato una manifestazione analoga organizzata dai giovani del Pd all’epoca dei fatti di Charlie Hebdo “Il fatto è ancora più grave – prosegue Pedrazzoli – perché nella giornata di sabato c’è già stata una manifestazione di sostegno alle vittime di Parigi e di condanna dell’attentato da parte di tutte le forze politiche ed istituzionali novaresi.Evidentemente non è bastata a Lega Nord e movimento civico NOI X NOVARA che suggellano un percorso politico comune, in vista delle prossime elezioni amministrative di Novara, cercando visibilità e consenso con modi e metodi lontani anni luce dal buon senso e dal senso civico che dovrebbero animare tutte le forze politiche presenti sul territorio in questo momento storico”.
Una reprimenda cui aveva risposto seccamente De Grandis “Il Consigliere Comunale Antonio Pedrazzoli ha perso una buona occasione per tacere. Sono le stesse rassegne stampa a smentirlo in maniera puntuale in quanto, in piena coerenza su iniziative analoghe, ho lavorato in prima persona sia alla fiaccolata di due anni fa per i Marò detenuti in India – organizzata con buona parte del centrodestra – sia alla manifestazione contro il terrorismo nel mese di marzo dopo l’attentato di Tunisi. In tutti questi casi non sono mai state messe bandiere di partito o simboli politici, proprio come sarà questa sera. È indubbio che per i permessi, il percorso e l’organizzazione ci vogliono dei responsabili che ci mettano la faccia e se ne assumano le responsabilità ma è quanto meno fuorviante il messaggio che Pedrazzoli prova ad imbastire su una pacifica fiaccolata di solidarietà per le vittime e di condanna per il terrorismo, provando ad insinuare un sorta di accordo politico che non esiste”. Poi, riferendosi all’attività politica di Pedrazzoli, De Grandis aveva puntualizzato “Nel frattempo è uscito dal gruppo consiliare cancellando di fatto Forza Italia dal Consiglio Comunale e questo rimane il suo unico movimento recente che rammentiamo a Palazzo Cabrino, perché con tutti gli sforzi non si trovano sue mozioni o interrogazioni degne di nota. Insomma prima vuole un candidato scelto dalle segreterie, poi le primarie, poi il patto del Nazareno col PD, poi cancella Forza Italia dal Consiglio Comunale e ora, senza iniziative, critica e scredita quello che fanno gli altri. Pedrazzoli mi sembra smarrito, a Natale gli regalerò una bussola”.
Dichiarazioni cui avevano fatto eco quelle di Frugeri “Rimango sempre più stupefatto dalle esternazioni di Pedrazzoli. Non perde occasione per dare giudizi, fare la morale e puntare il dito sull’operato della Lega Nord, sia che questo riguardi una manifestazione di carattere nazionale (Bologna) sia locale (marcia di condanna al terrorismo). Come si direbbe in termini marinareschi ha di certo “perso la bussola (politica)”. E’ infatti da non meno di 5 anni che Pedrazzoli è alla ricerca di una propria collocazione nell’arco costituzionale. Prima si presenta come candidato UDC, poi confluisce in Forza Italia ed infine si aggrega alla compagine di Passera. Il tutto senza mai incidere e lasciare segno tangibile. Per quale motivo una forza “politica” come la Lega non dovrebbe prendere una posizione ferma e determinata su un problema “politico” serio e pericoloso come quello del terrorismo islamico che ha un impatto devastante sulla vita quotidiana delle persone e sul nostro modo di vivere e pensare?”. “Pedrazzoli – dice ancora Frugeri – ritiene quindi che fare politica sia semplicemente pontificare e giudicare gli altri suoi avversari politici senza combinare mai nulla di concreto? Poiché Pedrazzoli si arroga il diritto di essere depositario “del buon senso e del senso civico che dovrebbero animare tutte le forze politiche presenti sul territorio in questo momento storico” non ci rimane che augurargli un sereno futuro, con una sola incertezza: sotto quale simbolo? Con il sorriso sulle labbra non mi rimane che lanciare l’hashtag: #Pedrazzolidoveandrai?”.