Con la designazione, nella serata di ieri, di Renato Balduzzi quale membro laico del Csm e le conseguenti dimissioni da parlamentare, torna in quota l’elezione del novarese Giovanni Falcone che alle scorse politiche, nel collegio Piemonte 2, si era aggiudicato la posizione subito dietro l’ex Ministro della Sanità nelle file di Scelta Civica. Un’eventualità che si era già manifestata la scorsa settimana e della quale avevamo già dato conto ai nostri lettori, ma che si è concretizzata solo ieri, visto il tortuoso percorso per l’elezione dell’organo di autogoverno della magistratura.
Veti incrociati e candidature alternative avevano di fatto bloccato le nomine, stoppando anche la corsa alla Corte Costituzionale di un altro piemontese di spicco, ovvero Luciano Violante.
Falcone dunque occuperà lo scranno di Montecitorio aggiungendosi alla pattuglia degli altri cinque parlamentari novaresi già eletti, ovvero Franca Biondelli ed Elena Ferrara (Pd), Gaetano Nastri (Fratelli d’Italia), Davide Crippa e Carlo Martelli (Movimento 5 Stelle).