Niente bilancio ai consiglieri comunali, nonostante le numerose e pressanti richieste che nelle ultime settimane, se non mesi, si sono susseguite. Il documento è stato invece pubblicato sul sito della Fondazione Coccia. Risultato da “profondo rosso”.
Perdite per 384 mila euro, ricavi di vendita con segno negativo da 600 mila euro, debiti cresciuti in un anno di 700 mila euro: “Presenteremo un’interrogazione per fare chiarezza – commenta il consigliere comunale Daniele Andretta – non ci hanno consegnato nulla, abbiamo dovuto consultare il bilancio del Coccia direttamente dal sito della Fondazione e, peraltro, manca anche la relazione del Collegio dei Revisori, essenziale perchè il consiglio comunale possa avere contezza della gestione economica. I debiti sono aumentati, i ricavi dimezzati, in compenso risulta un saldo finale di due assunzioni in più. Vogliamo capire cosa intenda fare l’amministrazione comunale per rimediare a questo pesante risultato di gestione. L’operazione di conferimento degli immobili comunali alla Fondazione, per milioni di euro, è stata giustificata dalla Giunta come necessaria per un’operazione di risanamento. E questo lo chiamano risanamento? Oggi è evidente come non sia così: io lo chiamo fallimento della gestione politico-culturale del Teatro, specie dopo le aspettative che ci erano state prospettate“.
Peraltro, ai dati del bilancio 2014, occorre sommare anche quelli, non ancora definitivi, relativi alla mostra “In Principio”: “Una mostra che, come è risaputo, si è rivelata un flop dal punto di vista economico e gestionale. Quindi immagino che si dovrà far fronte a ricavi sospesi (pochi) e costi arretrari (tanti); e questo andrà ad aggravare ulteriormente un bilancio già profondamente e gravemente compromesso“.
“La Giunta Ballarè prenda atto del fallimento della sua gestione nel sistema culturale cittadino in questi ultimi 4 anni – conclude Andretta – Abbandoni la superbia e l’arroganza che è abbondata per tutto questo tempo, e si confronti all’interno del Consiglio Comunale, perchè si possano trovare nuove idee e nuovi obiettivi che permettano al Coccia di continuare ad essere il Teatro di tradizione, fiore all’occhiello riconosciutoci nel circuito Nazionale e non solo».