“I sogni dei bambini sono semplici ma infiniti, volano in alto, molto più in alto di quelli degli adulti, e spesso fanno sognare a loro volta…
La Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus (vedi il sito) è nata tre anni fa a Novara su impulso dei genitori di Lucrezia, scomparsa in tenerissima età a causa di un errore medico. Obiettivo della Onlus è realizzare iniziative concrete in favore degli alunni delle scuole elementari, medie e superiori, per sviluppare le loro abilità nel campo dell’arte e della letteratura: biblioteche scolastiche, concorsi letterari, aule dedicate a bimbi disabili e molto, molto altro ancora…
Tanto per fare qualche esempio la Fondazione in questi anni ha realizzato le biblioteche per gli asili Lazzarino e Galvani e per la scuola media Fornara. Ha portato nelle classi scrittori affermati, ha realizzato corsi di scrittura ed un concorso letterario cui hanno partecipato migliaia di studenti… (vedi il video)
Vien da pensare che dinnanzi ad una realtà così la pubblica amministrazione (nello specifico il Comune di Novara) debba dimostrarsi quantomeno interessata, quantomeno collaborativa…
Invece no!
Amministratori che, stando al racconto, si “scordano” gli atti ed altri che sono evidentemente troppo “impegnati” per occuparsi di questa realtà, che pensano bene di archiviare con una lettera formale… E con l’invito a rinnegare la partecipazione del Comune ad un progetto che, infine, va in favore alle scuole di Novara (alcune, come gli asili, di proprietà comunale).
Da qui l’amaro e pacato sfogo del papà di Lucrezia, che riportiamo qui sotto integralmente…
Servono altre parole?
UNA STORIA
(è un po’ lunga, ma vale sicuramente la pena di leggerla)
Vi voglio raccontare una storia, che voi potrete leggere, commentare e condividere, ma soprattutto vorrei che vi facesse riflettere. Come ogni storia, voglio dargli una posizione geografica ben definita, quindi vi dico che si svolge a Novara, in Piemonte.
Circa tre anni fa, la nostra famiglia ha deciso di creare una Fondazione in ricordo di nostra figlia. Il notaio che ha seguito la pratica ci consigliò di inserire delle figure istituzionali all’interno del Consiglio di Amministrazione (in seguito abbrevio in CDA), in modo che la Fondazione potesse avere una continuità nel tempo, oltre la vita dei fondatori, visto che queste figure istituzionali avrebbero avuto l’obbligo giuridico di continuare il lavoro da noi iniziato. All’inizio devo ammettere che mi sembrò una buona idea, all’inizio…
Sempre su consiglio del notaio, individuammo le due istituzioni che potevano fare al caso nostro, Il Sindaco Pro Tempore di Novara e il Provveditore agli Studi. Per farla breve, ad entrambi è stata fatta firmare una lettera di accettazione della carica, entrambi ci hanno fornito delle copie dei loro documenti, dopodiché è stato redatto uno statuto e un atto notarile, che successivamente è stato inviato alla Prefettura di Novara, in Regione Piemonte e all’Ente che si occupa della registrazione delle Onlus. Per i primi tre anni tutto bene, nel senso che nei sei CDA svolti, fra telefonate dell’ultimo momento, assenze giustificate ed ingiustificate, di figure istituzionali neanche l’ombra, ma ricordatevi, noi li abbiamo voluti per la continuità nel tempo. Arriviamo a maggio del 2016, elezioni comunali, si va al ballottaggio fra Andrea Ballarè (Sindaco uscente) e Alessandro Canelli (sfidante) con quest’ultimo che si aggiudica la poltrona di Sindaco. Dopo alcune settimane (il 20 maggio per la precisione) invio un’email alla sua attenzione congratulandomi e allo stesso tempo segnalando che la figura del Sindaco Pro Tempore di Novara fa parte del CDA della nostra Fondazione e quindi avrei bisogno di fissare un appuntamento per fargli firmare la lettera di accettazione o eventuale delega (e sì, possono anche delegare qualcun altro).
E qui la nostra storia entra nel vivo, assumendo degli aspetti a dir poco Kafkiani. Dopo un paio di giorni vengo contattato dalla segretaria del Sindaco, che mi comunica che a loro non risulta nulla e che forse mi sono sbagliato, che non è il Sindaco bensì il Sig. Andrea Ballarè a dover essere interessato della cosa. A quel punto ho inviato tutta la documentazione, la lettera di accettazione firmata, l’atto notarile, lo statuto facendo presente che sono tutti atti ufficiali. Dopo altri due giorni, non avendo avuto nessuna risposta, richiamo sollecitando un appuntamento, visto che ci sono delle tempistiche ben definite per notificare alla Regione Piemonte ogni cambio fra i membri del CDA. La risposta che mi sono sentito dare è stata che avevano sì ricevuto la documentazione, ma non avendone trovato traccia nei registri comunali, per loro non aveva nessun valore, in poche parole non esisteva e che quindi l’appuntamento con il Sindaco era inutile e non me l’avrebbero fissato. Al che, piuttosto meravigliato, ho contattato il Notaio che aveva seguito la pratica invitandolo ad occuparsene lui, poi per scrupolo ho chiamato l’ex sindaco per capire con lui se l’iter era stato fatto correttamente. Purtroppo non si ricordava…
Finalmente, vuoi per l’intervento del notaio, vuoi per una mia email da dentro o fuori, il 27 di settembre ci è stato fissato un appuntamento con il Sindaco che, con circa quarantacinque minuti di ritardo, ci ha fatto accomodare nel suo nuovo ufficio. Tralasciando il fatto che non avesse la minima idea di chi fossimo né di cosa facessimo (probabilmente era superfluo), ci ha ascoltato ma non ha firmato la lettera di accettazione né tantomeno delegato un’altra persona, ma al termine dell’incontro si è impegnato a sottoporre la cosa al Segretario Generale. Ma veniamo alla giornata di ieri, il 31 ottobre 2016, quando mia moglie mi gira una comunicazione del Segretario Generale (tra l’altro ricevuta sul suo indirizzo personale), in cui si comunica che presa visione della documentazione “Risulta improponibile sottoporre al Consiglio Comunale un atto di adesione alla Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus” e altresì “Si invita, peraltro, a voler provvedere tempestivamente ad adeguare l’atto costitutivo e lo statuto”.
Quindi, dopo sei mesi in cui abbiamo dovuto aspettare i loro comodi, adesso ci intimano di provvedere tempestivamente?
Oltretutto, dobbiamo provvedere a nostre spese a modificare un atto ufficiale, depositato, perché loro sono stati a dir poco inefficienti?
Onestamente, senza entrare nel merito del discorso giuridico, che comunque non mi compete, mi sembra abbastanza chiaro il fatto che è la persona che firma ad avere l’obbligo di operare nel giusto, soprattutto se è il Sindaco, e quindi eventualmente di seguire le corrette procedure e non è assolutamente nostra competenza verificare che questo sia stato fatto (e poi come avremmo dovuto fare?). Tralasciando il fatto che far parte del nostro CDA, soprattutto per quanto fatto negli ultimi tre anni, dovrebbe essere un onore e non un onere, visto anche l’impegno richiesto (una riunione all’anno dove vengono analizzati i progetti da finanziare e realizzare) in questa storia piuttosto surreale, sono riusciti nell’ardua impresa di fare una brutta figura con ben due Giunte diverse, oltretutto di due schieramenti politici diversi ed opposti, il che mi sembra una cosa davvero ragguardevole.
Ecco qua, questo è quello che vi ho voluto raccontare oggi. Lo potete commentare, raccontare, condividere. Quello che vi posso assicurare, per quanto incredibile possa sembrare, è che questa storia è assolutamente vera.
Nicola Tangorra
Presidente
Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus