Quando una squadra ce l’hai nel cuore, cosa c’è di meglio che contribuire, con le proprie capacità, alla sua valorizzazione? Francesca Riga è novarese ed è la madrina del Novara Calcio. Ama Novara e ama la squadra che rappresenta la sua città. Francesca partecipa agli eventi promossi dalla squadra, ma è impegnata per la promozione degli Azzurri non solo con la sua bellezza, ma anche con una serie di collaborazioni relative alla squadra.
Una passione che risale all’infanzia, come lei stessa ci racconta: “Il calcio è qualcosa che mi accompagna praticamente da sempre.; mentre l’amore per la mia squadra risale a quando, da bambina, con i miei genitori, mi sono trasferita definitivamente in questa città. “Credente, ma non praticante”, almeno fino a sei anni fa, quando un mio carissimo amico, Daniele Faranna mi ha invitata ad andare al Piola per “toccare con mano” la passione per la maglia azzurra. E’ stata o meraviglioso: questo sentimento è cresciuto guardando quello che i miei campioni sono in grado di fare sul campo. Emozioni che rimangono radicate nella mente per molto tempo, spesso per sempre”. Oltre che vivere sul campo gioie e dolori del Novara, mi piace anche scrivere della mia squadra e lo faccio per i Fedelissimi e per Vanovarava.it: questo mi ha consentito di conoscere tantissime persone dello staff e gli ultras. Un vero onore per una tifosa come me!”
Come sei diventata madrina degli Azzurri?
“Una famosa casa di moda ha fatto un servizio fotografico a ridosso della Gentleman Christmas Gala facendo indossare alcune maglie della serie A: mi avevano contattata come impegno lavorativo per indossare quella dell’Inter, ma avendo una sorta di seconda pelle per il Novara, ho fatto quel servizio indossando la nostra maglia, una mia scelta, un modo per supportare la squadra. Oltre a quello a scopo benefico per quell’occasione vi sono state altre collaborazioni“.
Cosa ti appassiona di più del Novara Calcio?
“Mi appassiona il tifo per la mia squadra del cuore; qui c’è parte di me perché la squadra rappresenta la città in cui sono cresciuta, in cui vivo. Mi piace l’intesa che c’è tra i compagni di squadra, il mister, la società; adoro il legame familiare che c’è tra noi che scriviamo le imprese degli azzurri e lo staff del Novara; mi piace la tensione prima di ogni match e mi piace soprattutto perché con questo sport mi sento viva… il calcio, una volta che ti prende, non ti lascia via di scampo, tra te e la tua squadra del cuore si instaura un legame“.