Franco Frattini lancia l’ipotesi di un Collegio di Garanzia del Coni da convocare in settimana per dirimere definitivamente la questione ripescaggi, ma chiede alle parti in causa di rinunciare ai rispettivi termini di difesa. Chi accetterà? E cosa può succedere? Eppure una soluzione ci sarebbe.
Dopo il rimescolamento delle carte, avvenuto a seguito del provvedimento di sabato scorso, emesso Tar del Lazio; la querelle sui ripescaggi si arricchisce di nuovi elementi. Le partite delle cinque società interessate sono state rinviate ed il Novara calcio sabato già in viaggio verso Pontedera per l’esordio in serie C, a metà strada ha girato il pullman per tornare sui suoi passi. Come si può arrivare a metà ottobre in queste condizioni, quando il Tar ha fissato l’udienza per discutere dei ricorsi di Ternana e Pro Vercelli? Questi gli interrogativi che si ponevano i tifosi nelle ore successive, ai quali non si sottraeva il presidente del Collegio di Garanzia, che con il suo profilo twitter segue le orme di Trump. Domenica mattina 16 settembre ore 10.00, il primo cinguettio di buongiorno alla nazione: “Il 9 ottobre il Tar Lazio deciderà collegialmente se rimettere al Collegio di Garanzia la decisione sull’organico Serie B, come scritto nel decreto presidenziale”. In buona sostanza “mettetevi tranquilli” con buona pace dei doveri precipui di un tribunale sportivo, cioè non mettere a rischio i campionati e soprattutto preservare scientemente la loro regolarità. Concetti che Frattini ha ribadito per tutta la domenica, rispondendo cinguettio per cinguettio, alle incalzanti domande ed a qualche provocazione che riceveva in risposta. Le tifoserie di Novara, Catania, Siena, Ternana e Pro Vercelli erano già rassegnate ad un’ennesima notte da incubo, quando improvvisamente ed in perfetta discontinuità con le considerazioni precedenti, alle 23.24, cioè 13 ore dopo aver spostato tutto almeno al 9 ottobre, Il Presidente si congedava con una buona notte davvero sorprendente: “Le parti in causa riceveranno oggi (17 settembre n.d.r.) richiesta di rinuncia a tutti i termini affinché io possa convocare il Collegio già in settimana per una decisione sulla serie B a seguito del decreto Tar Lazio”.
Che cosa è successo fra un twitt e l’altro? Con chi ha parlato Frattini? Da chi si è fatto convincere? Tutte cosa che probabilmente non si sapranno mai, come al momento è impossibile sapere se tutte le parti rinunceranno ai propri “termini di difesa” come pare sia la “conditio sine qua non” posta da Frattini. Lo faranno ad Lega B e Figc, che sembrano quelle più messe alla prova dall’uscita del Presidente? Lo farà il Novara che insieme al Catania resta appesa non solo al ripristino del format originale a 22, se rinunciare vuol dire pure perdere il diritto ai risarcimenti? Solo tante domande che confermano come la situazione sia andata oltre ogni logica e buon senso e solo un intervento terzo, oltre il Coni stesso potrebbe dirimere, ma diventa davvero difficile che il governo al momento, con tutti i problemi che ha, si sporchi le mani con un proprio provvedimento diretto (B a 24?), in una vicenda che il grosso dell’opinione pubblica ignora completamente. Il Coni infatti ha solo due strade: avvallare la riforma, assumendosi il rischio di certificare la violazione di norme federali (con denunce penali pendenti); oppure passare ad una B a 22 e dirimere la questione delle aventi diritto, ma anche in questo caso si tratterebbe di ribaltare in corsa B e C, e comunque rischiare nuovi motivi di contenzioso con le 19 golpiste e con le due squadre rimaste fuori dal ripescaggio. In verità una soluzione ci potrebbe essere, e potrebbe muoversi anche nella sfera del diritto. Potrebbe essere infatti che il Commissario Fabbricini avesse la possibilità di surrogare il Consiglio Federale e quindi varare il cambio di format (certamente a 20 non a 19) ma l’attuazione del provvedimento non poteva che finalizzarsi trascorse almeno due stagioni. Per tanto il Collegio potrebbe approvare il Format a 20 fra due anni, chiedendo alla Figc di studiare la formula migliore di attuazione. I campionati oramai vanno avanti così, ma a giugno la B torna a 22 e come primo parziale risarcimento, le 5 squadre non ripescate, potrebbero ottenere 7 promozioni, come ha già richiesto il presidente di serie C Gravina. Questo consentirebbe di trovare una quadra, senza stravolgere i campionati ed i calendari, facendo scendere tutte le squadre in campo, fin dal prossimo week-end.