Ha fatto davvero temere il peggio lo scontro aereo che ha procurato una frattura frontale ed un forte trauma cranico al difensore del Novara calcio Pietro Visconti durante Pistoiese-Novara. Con lui per la seconda notte in ospedale ci sarà il dott.Fabio Francese. Nessun intervento, ma starà fuori almeno un mese.
“Frattura composta dell’osso frontale e del tetto orbitario” questa è la diagnosi diffusa in comunicato stampa dal Novara calcio, sulle condizioni di Pietro Visconti. Il neurochirurgo dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia dove è ricoverato da ieri sera, esclude l’intervento ed il ragazzo sarà dimesso nella mattinata di domani (martedì 23 ottobre 2018) dopo una Tac di controllo.
Dopo il forte trauma cranico subito nei minuti finali di Pistoiese-Novara, il peggio sembra passato e lui stesso rassicura i tifosi azzurri, che come compagni ed avversari, hanno passato momenti di apprensione per non dire paura, quando Visconti è caduto a terra dopo uno scontro aereo perdendo i sensi. Il 29enne difensore azzurro, è uscito in barella dallo stadio Melani vigile e cosciente, ma per diversi secondi era rimasto immobile gettando nel panico tutto lo stadio Meani e la gente che seguiva la partita da casa. Visconti va a saltare per contendere il pallone all’avversario, lo scontro areo fra le teste dei due, e l’azzurro che cade pesantemente a terra. E’ il buio, pochi ma lunghissimi secondi drammatici, con un capannello indistinto di maglie che si stringono intorno al corpo apparentemente esanime. I gesti di disperazione dei giocatori in campo, fanno subito venire in mente altri episodi simili, purtroppo in qualche caso finiti drammaticamente. Qualcuno invoca l’intervento celere della barella, poco dopo si muove l’ambulanza e sul Melani cala un silenzio gelido, da una parte c’è una paura livida, dall’altra la speranza di vedere Pietro rianimarsi. Fra i primissimi a portare soccorso c’è il dottor Fabio Francese responsabile dell’area medica del Novara calcio, che starà con Visconti anche la prossima notte. Sono secondi interminabili, nessuno capisce cosa stia realmente accadendo, non si comprende subito neppure quale sia l’azzurro che giace sul prato, ma poi l’atteggiamento dei giocatori sembra diventare più disteso, sulla barella l’impressione è che il ragazzo sia vigile, poi si porta le mani alla testa e malgrado la preoccupazione sia ancora presente, si ha la sensazione che il peggio possa essere passato e che il lieto fine possa tramutarsi in qualcosa di più che una speranza. Poco dopo la partita può riprende, e malgrado il finale a sua volta sportivamente “drammatico” con il Novara ridotto addirittura in otto uomini, il finale positivo c’è comunque anche sul campo. “Come è finita?” Sarà la prima vera preoccupazione di Pietro Visconti una volta arrivato in ospedale, perchè si ricorderà tutto. La partita, lo scontro, l’attimo di buio e poi il viaggio in ambulanza. Tutto è bene ciò che finisce bene, anche se il difensore di Fiorenzuola sarà indisponibile per almeno un mese ed aspettando le decisioni del giudice sportivo; il ritorno in Toscana fra pochi giorni, in occasione del recupero contro il Pontedera (mercoledì 24 ottobre ore 20.30) si complica parecchio. I problemi saranno ora tutti per William Viali, che senza gli squalificati Chiosa e Marricchi (espulsi direttamente dalla panchina per proteste), con il rosso a Cinaglia e Ronaldo; l’assenza di Visconti e con Sciaudone incerto, soprattutto la difesa sarà letteralmente da inventare.