“Via da Renzi e dal renzismo! Recuperare i valori che sono propri della sinistra, prima di tutti quelli che riguardano il lavoro! Ricostruire il centrosinistra per combattere la destra e il M5S, che non va demonizzato”: così a Novara si è presentato “Articolo 1 – Movimento Democratici e Progressisti ” lanciato da Speranza e Bersani che, sotto la cupola di San Gaudenzio trova i suoi referenti in Massimo Bosio, Claudio Bossi, Sergio Vedovato, Biagio Diana, Stella Cepile e diversi altri esponenti della sstoria più recente della sinistra locale e del sindacato. Tutti fuori dal Pd con il dichiarato intento di recuperarne però “i valori fondativi”.
A tenere a battesimo il neonato movimento politico il senatore Federico Fornaro “Questa è una fase nuova – dice – la politica del Pd di questi ultimi anni ne ha prodotto l’isolamento. Noi invece vogliamo al contrario essere inclusivi. Vogliamo dialogare con il sindacato e saremo un corretto alleato del Pd al governo, con l’intento però di introdurre temi che oggi sono a nostro avviso stati sottovalutati. Chiarisco subito un dubbio che è stato sollevato circa i nostri rapporti con il Movimento 5 Stelle: noi crediamo che a questo debba essere contrapposta una proposta politica alternativa, ma questo non significa che il movimento di Grillo debba essere demonizzato o irriso, come invece ha fatto il Pd. Alcune questione sollevate dai grillini interessano anche il nostro elettorato, per questo non vanno sottovalutate. Vi sono strumenti di democrazia partecipata che possono rappresentare uno spunto interessante: da lì dobbiamo partire per offrire risposte alternative”.
“Quando due anni fa rinunciai a rinnovare la tessera del Pd fui facile profeta – dice Sergio Vedovato, ex parlamentare ed ex presidente della Provincia di Novara – Oggi posso dire di averci preso. Dopo tre anni di governo Renzi il debito pubblico è aumentato, le riforme non sono state fatte e laddove sono state realizzate si sono rivelate un disastro. Per non parlare delle riforme istituzionali, fatte a dispetto di tutto e di tutti, a colpi di voto di fiducia e che i cittadini hanno sonoramente bocciato con il referendum. Chi si era mostrato critico verso queste iniziative era definito gufo o rosicone da soggetti che, per rimanere in tema, si sono rivelati squali o pavoni. Dicevano che con Renzi il centrosinistra avrebbe vinto: in provincia di Novara abbiamo perso tutto! E’ ora di voltare pagina e ricominciare”.
“Se analizziamo il voto delle ultime amministrative di Novara – ha detto Claudio Bossi – ci rediamo conto che il Pd ha perso soprattutto nelle periferie. Quelle che un tempo erano le roccaforti della sinistra: le abbiamo perse perchè non le abbiamo considerate. Il paragone vale anche a livello nazionale: il Pd concentra i propri sforzi nelle stanze dei bottoni a Roma e si dimentica dei territori”.
“Dobbiamo parlare di lavoro – dice Biagio Diana che è stato consigliere provinciale con delega in materia – perchè è evidente ormai come questo aspetto sia stato affrontato anche a livello locale con strumenti inadeguati. L’ufficio che si occupa delle politiche attive per il lavoro verrà spostato a breve in un centro sportivo e non credo che si tratti di una buona soluzione”.
Ad oggi il Movimento democratici e Progressisti non ha una rappresentanza nel consiglio comunale di Novara “Ma sappiamo che la nostra proposta sta avvicinando molte persone – dice Massimo Bosio – quindi non solo militanti storici del Pd, ma anche giovani, gente che vuole impegnarsi in questo progetto di ricostruzione di una fase politica nuova. Torneremo all’usanza di incontrarci nelle sedi deputate al confronto con i cittadini e da lì incalzare l’amministrazione sulle questioni d’interesse comune. Il dato di fatto è che oggi nel cittadino prevale la rabbia e dunque il populismo, perchè la politica ha fallito nella sua capacità di ascolto e proposta ed a questo occorre trovare un rimedio”. Fra gli aderenti ad “Articolo 1” anche il sindaco di Suno Riccardo Giuliani.
“Io sono qui perchè loro sono amici – ha detto la presidente del Pd Giuliana Manica, intervenuta anche lei alla presentazione – seguo con interesse il loro percorso. Con altri mi sono adoperata perchè non ci fosse questo strappo, ma non è stato possibile…”.