“Sono nata sotto una buona stella: così considero la mia famiglia, una buona stella”. Sono le prime parole del libro #fugadicuori, scritto da una vera sognatrice.
Ma di quei sogni che si fanno ad occhi aperti, di quei sogni caratterizzati dal sorriso, nella buona e nella cattiva sorte.
Alessandra Bassi ha 34 anni, vive ad Oleggio, nella generazione del cosiddetto “precariato”: non lavorativo, stavolta, ma un precariato dell’anima. Perchè l’anima di Alessandra chiede di più, sentimentalmente e geograficamente.
Occhiali neri che le circondano un viso solare, un fiore colorato sempre applicato tra i capelli lisci, abbigliamento spesso alternativo, l’oleggese, da anni, sta pensando a mettere nero su bianco quello che prova, quello che sente, quello che vuole.
Si è messa diverse volte davanti ad un computer, ma, chissà perchè nella generazione degli internettologi, davanti alla tastiera non è mai riuscita a scrivere. Scrive, e tanto, invece, sul suo diario: appunti quotidiani, fatti importanti, sentimenti, e, perchè no, anche quelle sciocchezze che fanno parte della vita di tutti noi.
Ad un certo punto, Alessandra ha provato a traslare il suo diario in un diario che tutti possano leggere: lo ha fatto a mano, su fogli bianchi, con la sua calligrafia precisa e bella da vedere, come bello è il sorriso che porta sempre stampato sul suo volto.
In #fugadicuori, Alessandra Bassi racconta di lei, ma soprattutto del suo rapporto con uomini, fidanzati o amici, e donne, amiche o parenti.
“Parlo di libertà, di intese, di colpi di fulmine, di coincidenze, parlo di chi c’è sempre nella mia vita – spiega la scrittrice – a partire da mia nonna Tersilla, morta nel 2015, ma sempre sempre con me. A lei ho dedicato il mio primo libro. E poi parlo di quello che vorrei fare”.
Alessandra per ora sta proseguendo il lavoro del padre, nello studio di assicurazioni di famiglia. Ma questa vita le sta un po’ stretta, glielo si legge in faccia che ha davvero voglia di aprire quelle ali che, per ora, si tiene strette sotto le sue maglie colorate, in attesa di spiccare il volo.
“Lo farò a settembre – conclude Alessandra – andrò a Cambridge a… tempo indeterminato. Ho voglia di nuove esperienze, di nuovi orizzonti, ho voglia di migliorarmi nella vita e nel lavoro. E ho anche voglia di conoscere persone nuove. Il mondo è grande e sono certa che, prima o poi, troverò la mia anima gemella, nonostante le storie finora vissute intensamente, sì, ma non sempre a lieto fine”.
#fugadicuori è un inno che dice no all’egoismo, alla cattiveria, all’invidia.
In attesa di sfogliare quelle pagine, Alessandra propone “un brindisi distensivo e rasserenante. A chi è frenato dalle inibizioni, a chi è torturato dai preconcetti, a chi è stritolato dai sospetti, a chi non ha stretto alleanza con le emozioni, a chi è vinto da un’asfissiante razionalità. Che possano trovare pace ed ammaliante esuberanza. Sorseggiando con loro mi godo i miei sogni, infrangibili a qualsiasi urto”.
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