Buongiorno
Novara

Furti in abitazione, in manette i ricettatori

Furti in abitazione, in manette i ricettatori. I carabinieri chiudono l’Operazione Prometeo e arrestano sei persone; il blitz all’alba in un campo nomadi di Milano

Operazione “Prometeo”, battute finali. Dopo i 35 arresti eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Novara nel corso di tre distinte operazioni (portate a termine nel febbraio e settembre del 2017 e, l’ultima, nel febbraio scorso), alle prime luci dell’alba di oggi il cerchio si è definitivamente chiuso con l’arresto di sei persone, tutti sinti di origine abruzzese, considerati da investigatori ed inquirenti i ricettatori, punto di riferimento per le batterie di ladri  che mettevano a segno i colpi, e ai quali sono stati attribuiti circa 500 furti negli ultimi due anni.

Per loro le ipotesi di reato sono quelle di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione dei bottini, provento dei vari furti messi (commessi in Piemonte, Lombardia e Liguria negli anni tra il 2016 e il 2018); si tratta di un uomo di 51 anni, suo figlio e un parente; i tre, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avevano ciascuno un ruolo ben preciso, dal contabile al controllo qualità della merce che arrivava. In manette anche tre collaboratori, che non abitavano nel campo, il cui compito era quello di controllare i ladri. Le indagini, che hanno portato a mettere la parola fine all’attività, sono partite nel marzo di due anni fa, dopo un furto in un’abitazione di Galliate; indagini che fin da subito avevano portato a Milano, per la precisione da via Giacosa dove era stata individuata una sorta di “fonderia clandestina” nella quale i gioielli rubati nel corso dei vari colpi, venivano fusi e trasformati in lingotti che poi venivano rivenduti. Da lì i militari novaresi sono partiti per ricostruire i movimenti e identificare coloro che “gestivano” il giro. E le indagini hanno portato in un campo nomadi di via Bonfandini, nel capoluogo lombardo, dove questa mattina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano, i carabinieri hanno proceduto con arresti e perquisizioni. In azione un centinaio di carabinieri; oltre ai militari novaresi anche i loro colleghi di Milano e del terzo Reggimento Lombardia, oltre ad un velivolo di stanza a Orio al Serio. Nel corso delle perquisizioni è stato trovato denaro, circa 15mila euro, e diversi preziosi il cui valore è ancora da quantificare, anche se, secondo le prime stime, si aggirerebbe intorno ai 100mila euro. Un altro duro colpo alla banda era stato inferto l’anno scorso quando, in un appartamento di Argenta, in provincia di Ferrara, era stata scoperta una cassaforte nella quale erano custoditi gioielli e preziosi per un consistente valore e 150mila euro in contanti.