A scavare viene fuori di tutto. Lo hanno scoperto le Guardie Ecologiche di Novara che hanno effettuato in questi giorni un sopralluogo in zona “Ciüsón” lungo il torrente Agogna, sulla sponda di Lumellogno, accompagnati da Carlo Migliavacca, cittadino che ha già segnalato numerose e ripetute azioni dannose per l’ambiente che si starebbero verificando nel quartiere. Ricordiamo il cavo Orione, ad esempio, ma anche l’inquinamento che va a finire direttamente nell’Agogna, derivante dal collettore.
Stavolta, la scoperta arriva dal sottosuolo: sono bastati pochi scavi per verificare la situazione disastrosa che, con l’erosione della sponda, ha fatto emergere tre fusti di sostanze tossiche. “Scavando solo superficialmente è uscito di tutto – dice Migliavacca – e si presume che, scavando in profondità, molto altro possa venire alla luce. Adesso non ci rimane che aspettare le decisioni che verranno adottate per sopperire al disastro ambientale, in essere da non so quanti decenni e passato inosservato a tutti, in quanto l’area dista parecchio dal centro abitato di Lumellogno e, quindi, sempre stata fuori controllo visivo”.
La questione ambientale, in quel di Lumellogno, si sta facendo sempre più seria, anche se, nonostante le domande, poche sono le risposte pervenute dagli enti istituzionali e ambientali di competenza. Ai disastri legati alle acque, ora si aggiungono anche quelli individuati sottoterra. Mancata attenzione? Mancati controlli? Inciviltà? I cittadini, nel frattempo, attendono risposte.