Gianni Reinetti a Novara per il “Pride: festa d’amore, libertà e orgoglio”. Così il “coprotagonista” della prima unione civile a Torino con il compagno Franco Perrello
“I Pride sono feste di amore, libertà e orgoglio”: con queste parole annuncia la propria partecipazione alla manifestazione, in programma a Novara il prossimo 26 maggio, Gianni Reinetti, “coprotagonista” della prima unione civile a Torino, dopo l’approvazione della legge Cirinnà. La storia umana e d’amore di Reinetti e del suo compagno Franco Perrello, recentemente scomparso, ha avuto un’eco molto ampia sui media nazionali e non solo.
Reinetti si inserisce appieno nel dibattito scaturito attorno all’evento, dopo che l’amministrazione comunale ha scelto di negare il patrocinio. “Ho appreso delle dichiarazioni del sindaco di Novara, che reputa questa manifestazione inutile e folkloristica – scrive Reinetti – Ritengo queste affermazioni lesive e irrispettose verso la battaglia per i diritti. Oltre a lui contro il Novara Pride si sono schierati Fratelli d’Italia e Popolo della Famiglia, ribadendo, come in tutte le loro uscite, che esiste solo una famiglia, quella che secondo loro è l’unica naturale. A tutto questo io rispondo che i Pride sono feste di amore, libertà e orgoglio e che, nel 2018, non è possibile parlare di famiglia naturale, perché la vera famiglia, qualunque essa sia, è là dove regnano l’amore e il rispetto. Per tutte queste ragioni ho deciso convintamente di partecipare al Novara Pride per lanciare un forte messaggio di amore e libertà e invogliare i giovani a non arrendersi. Anche grazie al Novara Pride, contrariamente a quanto affermato dall’amministrazione, la battaglia per i diritti di tutte e di tutti continua e non si fermerà mai, fino a quando lo Stato non riconoscerà pieni diritti a tutti i tipi di famiglie. Le battaglie che ci attendono sono ancora tante. Al sindaco di Novara lancio la sfida di presenziare al Pride e con i propri occhi rendersi conto di cosa siano la libertà e l’amore. Ci vediamo tutti il 26 maggio per svuotare la città di Novara dai pregiudizi e riempirla di orgoglio!”.