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Novara

Gioco d’azzardo? Si combatte anche a teatro

Dipendenza da gioco d’azzardo ancora in primo piano a Novara, con uno spettacolo a teatro pensato soprattutto per i ragazzi delle scuole superiori. Ovvero la fascia d’età che con sempre maggiore frequenza bussa alla porta dell’ambulatorio Gap contro le ludopatie dell’Asl.

Una delle categorie che mira a tutelare anche la legge regionale, che entrerà in vigore il prossimo 20 novembre: “Uniformerà gli orari di accensione delle slot machine – spiega l’assessore al Commercio e alle Politiche giovanili Franco Caressa – e ne vieterà la presenza nei locali che distano meno di 500 metri dai luoghi sensibili, come scuole, ospedali e banche”.

Quando il gioco d’azzardo si cura a… teatro

“In tutto il Piemonte sono 1.283 le persone in cura – spiega la coordinatrice del Gap Caterina Raimondi – Solo in provincia di Novara abbiamo 403 utenti, pari a un terzo del totale. La fascia d’età 14-19 anni rappresenta il 2,5% dei nostri pazienti: un numero non così spaventoso, ma in crescita e soprattutto che nasconde altrettanti casi ancora sommersi”.

Lo spettacolo “Chiamano Bingo!” andrà in scena giovedì 19 ottobre nell’aula magna dell’Università (in via Perrone). La mattina sarà riservato agli studenti delle scuole superiori, mentre la replica delle 15,15 è aperta alla cittadinanza (ingresso libero). Sul palco ci sarà la compagnia Sudatestorie: “Ho lavorato per un po’ in una sala bingo – spiega Christian Castellano, direttore artistico e attore – Mi erano rimasti impressi i suoni e i ritmi e ho scelto di scriverne uno spettacolo, in cui emerge come questi luoghi, visti come cattedrali della speranza, possano invece portare a infangare la vita delle persone”.

Lo spettacolo è la prima tappa del progetto contro le ludopatie “Non giocarti la vita”, che vede riuniti Comune, Provincia di Novara, Ufficio scolastico provinciale, Federconsumatori e Libera. “E’ un tema che ci sta molto a cuore e che merita la giusta attenzione”, commenta l’assessore Caressa. Eppure aveva fatto discutere la scelta dell’amministrazione di ampliare gli orari di accensione delle slot, presa la scorsa estate. “Siamo assolutamente a norma, perché si rispettano le 3 ore di spegnimento all’interno degli orari di apertura dei locali – spiega Caressa – Con la nuova legge regionale le fasce orarie saranno uniformate su tutto il territorio piemontese. Per la regolamentazione delle sale giochi, invece, bisognerà attendere un altro anno”.