Appuntamento sabato 24 alle 21 e domenica 25 alle 16 al Teatro Coccia con la prosa; in scena “Il malato immaginario”, capolavoro di Molière che il Teatro Franco Parenti propone partendo da quel Malato immaginario che agli inizi degli anni ‘80 irruppe nel teatro italiano confermando Andrée Ruth Shammah come regista, insieme a uno straordinario Franco Parenti nel ruolo di Argan. La regista oggi sceglie nei panni del malato che vive in un limbo odoroso di unguenti e medicinali, Gioele Dix, attore in grado di interpretare con intelligenza e ironia, la solitudine del nostro tempo.
Accanto a lui Anna Della Rosa, nei panni di Tonina capace di amare il padrone secondo i suoi umori e subirne le invettive: la quotidianità tra immaginazione e nevrosi. Shammah propone un Malato immaginario “senza tempo e di tutti i tempi”, privo di convenzioni, in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale. Ed allora si estrinseca la fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, il bisogno di difendersi dal mondo esterno, fuggendo dalle responsabilità della vita, con la conseguente perdita di fiducia in se stessi e negli altri.
L’impianto scenico resta quello di Fercioni: privo di tendaggi, di segnali di benessere borghese e di eleganze barocche. Una stanza di tulle nero, inscatolata in una cornice grigia e dominata dalla rossa poltrona del malato, è il luogo in cui si consuma il vizio maniacale di Argan.
Gioele Dix ha recitato in più di quaranta spettacoli; dotato di acuta ironia e capacità affabulatrice, è un attore versatile che alterna al teatro cinema e televisione, attraverso anche la scrittura di diversi libri, l’ultimo dei quali è “Quando tutto questo sarà finito”, edito da Mondadori.
Anna Della Rosa è una premiata attrice formatasi con Luca Ronconi e Massimo Castri; ha lavorato tra gli altri con Peter Stein, Nanni Garella, Marco Bellocchio. E’ stata protagonista in Trilogia della Villeggiatura diretta da Toni Servillo e in BlackBird diretta da Lluis Pasqual. E’ la Ragazza Esangue ne La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
Accanto ai due protagonisti una compagnia d’eccezione, attori che in questi anni hanno collaborato con il Teatro Parenti e che sono oggi alta espressione di palcoscenico.
Manuela Peroni Assandri