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Giornata mondiale senza tabacco: in Piemonte per il fumo nel 2012 sono morte 5.350 persone

Giornata mondiale senza tabacco: oggi, 31 maggio, come ogni anno, si ripete l’appuntamento promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, fin dal 1987, per attirare l’attenzione sull’epidemia del tabagismo, le morti evitabili e le malattia che il fumo provoca.

Tema scelto per il 2017:”Tabacco – una minaccia per lo sviluppo”. L’Oms mette in evidenza tutti quei rischi per la salute pubblica connessi con l’uso del tabacco, sostenendo al tempo stesso delle politiche globali per ridurne il consumo.

La situazione in Piemonte

L’uso di tabacco e sostanze e l’abuso di alcool sono responsabili di una quota importante della mortalità e del carico di malattia della popolazione Piemontese.

L’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze è la struttura della rete di Epidemiologia della Regione specializzata nelle dipendenze patologiche che effettua monitoraggio del fenomeno a livello regionale e contribuisce alla valutazione dell’adeguatezza della risposta, nell’ambito delle attività di programmazione.

Il quadro complessivo per quanto attiene alle conseguenze sulla salute collegate al fumo evidenzia come il problema in Piemonte rimanga tuttora rilevante pur in presenza di una diminuzione della proporzione dei fumatori e delle conseguenze del fumo in termini di morbosità e mortalità, diminuzione che però è rallentata negli anni più recenti per tutti e tre gli indicatori.

In base ai dati dell’indagine PASSI, nel periodo 2011-2014 il 38% dei fumatori piemontesi di età compresa tra 18 e 69 anni riferiva di aver tentato di smettere nell’ultimo anno: di questi il 91% dichiarava di avere fatto il tentativo da solo e l’81% di non essere riuscito a smettere.

Giornata mondiale senza tabacco

Tra coloro che negli ultimi 12 mesi erano stati dal medico o da un operatore sanitario, il 40% riferiva che in tali occasioni gli erano state poste domande sul proprio comportamento tabagico, percentuale che sale al 63% tra i fumatori.

Nello studio ESPAD condotto tra gli studenti di 15-19 anni il 61% degli studenti del Piemonte ha provato, almeno una volta nella vita, a fumare e il 23% ha fumato quotidianamente almeno una sigaretta nell’ultimo anno.

Il fumare almeno una sigaretta al giorno, che ha riguardato il 24% della popolazione studentesca maschile ed il 22% di quella femminile aumenta con l’età, raggiungendo il 37% tra i 19enni e il 36% tra le 19enni.

A causa del fumo di tabacco nel 2012 in Piemonte sono morte 5.350 persone, di età superiore ai 34 anni, il 16% di tutti i decessi fra gli uomini e il 5% fra le donne.

A causa del fumo di tabacco sono avvenuti prima dei 75 anni (mortalità precoce) 2.120 decessi. In questa fascia di età i decessi dovuti al fumo costituiscono il 20% dei decessi fra gli uomini e il 10% fra le donne.

In coerenza con gli andamenti della prevalenza dei fumatori, la frazione della mortalità attribuibile al fumo fra gli uomini tende a ridursi nel tempo mentre tende ad aumentare fra le donne.

Nel 2013 in Piemonte ci sono stati 19.262 ricoveri ospedalieri attribuibili al fumo di tabacco tra gli adulti di età superiore a 34 anni. Questi rappresentano il 4% di tutti i ricoveri effettuati in Piemonte in questa fascia di popolazione, il 6% se si considerano solo gli uomini.

Tra gli uomini il confronto delle proporzioni attribuibili per singole cause di ricovero evidenzia una riduzione tra il 1996 e il 2013 per tutte le cause in studio.

A differenza di quanto osservato tra gli uomini, tra le donne si evidenzia un aumento delle proporzioni, con valori tra il 14% e il 47%, per ciascuna delle singole cause di ricovero.

La maggior parte di questi ricoveri, 13.204, si concentra nella popolazione al di sotto dei 75 anni di età.

Nel periodo 2005-2014 sono progressivamente aumentate le ASL che dichiarano di avere trattato soggetti per tabagismo come sostanza primaria: il numero di soggetti trattati presso i Dipartimenti di Patologia delle Dipendenze è anch’esso aumentato da 624 a 1.269.