NOVARA • “Una giornata particolare”: il solo titolo fa venire la pelle d’oca; la memoria non può non tornare al capolavoro cinematografico di Ettore Scola del 1977, nel quale la più grande coppia di attori italiani che il cinema abbia avuto, Marcello Mastroianni e Sophia Loren, incantarono ancora una volta il pubblico. Ardua dunque l’impresa della regista Nora Venturini che porta in scena la commedia di Scola e Maccari, con interpreti Giulio Scarpati e Valeria Solarino, per l’adattamento di Gigliola Fantoni, sabato 11 febbraio alle 21 e domenica 12 febbraio alle 16 al Teatro Coccia.
Impresa ardua perché l’immagine impressa nella memoria degli Italiani sulla terrazza di un caseggiato di Roma mentre Antonietta ritira il bucato è una di quelle che restano indelebili nel cuore umano.
6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento di fronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell’EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confine perché omosessuale. Antonietta, donna ignorante e plagiata dall’affascinante figura di Mussolini, rispecchia in pieno il ruolo di donna del “regime” dedita alla famiglia, succube del marito e “mezzo di produzione” per la macchina bellica. È rapita dal fascino discreto di Gabriele e, inconsapevolmente, tenta di conquistarlo mentre lui è costretto a confessare la sua omosessualità causa anche del suo licenziamento. Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell’incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l’una nell’altro condividendo la solitudine delle loro anime. Gabriele regala ad Antonietta un libro ( I tre moschettieri) che rappresenta il simbolo della speranza ovvero che le donne possano affrancarsi, attraverso la conoscenza e la cultura, dalla loro condizione di “schiave” in cui erano state relegate dal regime fascista.
Dice la Venturini: “Abbiamo deciso di mettere in scena “Una giornata particolare” superando timori e scrupoli verso il capolavoro cinematografico originale, perché a ben guardarla la sceneggiatura di Scola e Maccari nasconde una commedia perfetta. Due grandi protagonisti e fuori la Storia di cui ci arriva l’eco dalla radio. Gli Italiani alla parata per festeggiare l’incontro tra Mussolini ed Hitler senza sapere quanto ciò sarà fatale per il destino del nostro Paese.”
“Due personaggi, due reietti, una macchina per fare figli ed un omosessuale che con Antonietta finalmente si sente libero di essere se stesso, apprezzato ed amato per quello che è: un essere umano. La loro storia, purtroppo sempre attuale è la storia di coloro che non hanno voce, spazio, e sui destini dei quali cammina, a passo marziale, la Storia”.
Manuela Peroni Assandri