Un’occasione per riflettere e un modo per conoscere la tragedia della Shoah attraverso la storia di Henryk Goldszmit, più noto come Janusz Korczak.
Giovedì 26 gennaio, per celebrare il Giorno della Memoria, Comune e Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola promuovono un convegno riservato ai giovani presso l’aula Magna dell’Università di Novara dalle 9.30.
“Ascoltare la luce – Vita e pedagogia di Janusz Korczak“: questo il titolo del convegno che vedrà quale principale relatore il professor Dario Arkel, docente di Pedagogia sociale dell’Università di Genova e studioso di Pedagogia della Shoah.
“Un’iniziativa – spiega il sindaco Alessandro Canelli – organizzata con la Comunità ebraica, in collaborazione con l’Università del Piemonte orientale, dell’Ufficio scolastico regionale del Miur e della libreria Lazzarelli e con il contributo di “Sì Invernizzi”. L’evento, che è stato pensato per gli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado, vedrà come relatore il professor Dario Arkel, docente di Pedagogia sociale dell’Università di Genova, studioso di Pedagogia della Shoah, autore di pièces teatrali, uno dei massimi esperti a livello internazionale della vita del dottor Korczac, pedagogo, scrittore e medico pediatra polacco di religione ebraica divenuto famoso, oltre che per essere stato un grande medico e direttore dell’Orfanotrofio ebraico del ghetto di Varsavia, per il suo gesto eroico”.
Nel 1942 fu destinato al campo di sterminio di Treblinka insieme a tutti i bambini ospiti dell’orfanotrofio, che uscirono dalla struttura vestiti con gli abiti migliori, ordinati, mano nella mano. Il corteo era guidato dal dottor Korczak. Riconosciuto dagli ufficiali nazisti venne trattenuto perché una tale personalità non avrebbe dovuto seguire il destino degli altri, ma il medico si rifiutò di abbandonare i suoi bambini.

Giorno della Memoria: convegno per gli studenti
A rendere ancora più tangibile il pensiero del dottor Korczac spetterà all’attrice Lucilla Giagnoni, Novarese dell’anno 2017, che leggerà alcuni testi tratti dall’ultimo libro del professor Arkel.
“I primi destinatari di questo messaggio, proprio sulla base di quanto auspicato dalla legge, sono proprio i giovani – spiega Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità ebraica – grazie alla disponibilità del professor Arkel potremo dare loro l’occasione per una diversa chiave di lettura della Shoah, partendo dalla storia di chi la visse sulla propria pelle e decise di contrastarla con scelte di vita precise e chiare. Parlando di Shoah – aggiunge infine Bottini Treves – anche Novara, non solo conobbe le persecuzioni nei confronti delle famiglie residenti in città di appartenenza e origine ebraica, ma piange tuttora anche i suoi morti. Nel settembre 1943, infatti, si verificarono nella nostra città le fughe precipitose di diverse famiglie ebraiche e in seguito i primi arresti: Giacomo Diena, dipendente della Banca popolare molto conosciuto in città, suo zio Amadio Jona e anche la giovane Sarah Bertie Kaatz, sul destino dei quali calò il silenzio per anni. Ad ora sappiamo che furono trasferiti presso il carcere giudiziario “Le Nuove” di Torino e al Binario 21 di Milano, destinazione Auschwitz. Su queste tristi vicende sono state fatte e sono attualmente in corso, anche da parte della nostra Comunità, ricerche su documenti storici e testimonianze per fare ulteriore chiarezza sul tragico destino di ognuno di loro”.
Sempre per il Giorno della Memoria, giovedì 26 gennaio, alle 17, presso la Biblioteca Civica Negroni, sarà presentato il libro: “Io che vi parlo. Conversazione con Giovanni Tesio”.
Venerdì 27 gennaio, alle ore 11, visita al Reparto ebraico del cimitero urbano con omaggio al monumento degli internati.
Alla Scuola Fornara Ossola, alle ore 11, incontro con gli studenti con testimonianza di Franco Debenedetti Teglio.
Il Giorno della Memoria si celebra anche al Teatro Faraggiana: nell’ambito di un bando tra le scuole secondarie di secondo grado promosso dal Miur, una rete di scuole novaresi, composta dal Liceo scientifico “Antonelli”, dal Liceo artistico “Casorati” e dall’Itis “Bonfantini”, ha avuto la possibilità di realizzare un percorso teatrale che ha visto protagonisti gli studenti. Il progetto si chiama “Wonderbox la memoria non si spegne” e prevede uno spettacolo teatrale sul tema della Shoah dal titolo “Non solo polvere”, in cartellone al Teatro Faraggiana il 25 gennaio per le scuole ed il 28 gennaio con partecipazione aperta.