Giovani Avvocati: “Tribunale di Novara a rischio paralisi”. Il 13 marzo indetta l’astensione.
La sezione novarese dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati denuncia lo stato di grave difficoltà in cui verte il Tribunale di Novara e indice una giornata di astensione per il 13 marzo, auspicando una manifestazione che raccolga la massima adesione possibile.
Le condizioni di operatività del Tribunale di Novara sono oramai al limite ed il problema non è solo degli operatori di giustizia direttamente interessati (avvocatura, magistratura, personale amministrativo) perchè le ricadute inevitabilmente riguarderanno sempre di più soprattutto i cittadini e persino la convivenza civile. Il grido d’allarme arriva dalla sezione locale dell’Associazione Italiani Giovani Avvocati, che per il prossimo 13 marzo ha indetto l’astensione generale da tutte le attività giudiziarie ed udienze sia di carattere civile che penale avanti il Tribunale, la Procura della Repubblica ed il Giudice di Pace di Novara.
La giustizia novarese è minata dalle gravissima carenza sia di Magistrati, che di personale amministrativo, tale da far dichiarare il Tribunale di Novara quale sede disagiata. A preoccupare ulteriormente i giovani avvocati novaresi, c’è l’inizio entro l’anno 2020 processo “Eternit 2”, con il suo elevato numero di persone offese che potrebbero costituirsi parti civili, nonché la complessità in sé del processo, “questa circostanza provocherà, in assenza di nuove assegnazioni di personale in tempi rapidi – scrive l’AIGA di Novara in una nota stampa – una vera e propria paralisi del Tribunale, con evidenti conseguenze per la domanda di giustizia dei cittadini”.
In occasione della giornata di astensione, i giovani avvocati novaresi propongono una manifestazione unitaria di piazza a cui partecipino le rappresentanze associative ed istituzionali dell’Avvocatura, della Magistratura e del Personale Amministrativo e che sia aperta al mondo degli enti locali ed alla società civile. “Portare i problemi della giustizia novarese in piazza è una necessità, se si vogliono risolvere i problemi strutturali che l’affliggono – fanno notare il Presidente Cerniglia insieme al Consiglio Direttivo di AIGA – Si devono sensibilizzare i cittadini e gli Enti Pubblici, non solo locali, che sono i primi utenti degli uffici Giudiziari Novaresi. Solo con una voce unitaria ed autorevole si potranno ottenere gli obbiettivi che sino ad oggi non sono stati raggiunti con l’opera di contrattazione posta in essere delle diverse componenti del mondo della Giustizia Novarese”. Al momento però, il coinvolgimento di tutti gli “attori” per l’AIGA novarese è solo un auspicio, al fine di poter dare alla popolazione civile “un quadro d’insieme più chiaro e preciso sul grave stato in cui versa la giustizia novarese” mentre diventerà dirimente “portare l’attenzione sul problema anche a livello nazionale” rivolgendo l’invito a partecipare all’incontro anche alle rappresentanze istituzionali sia della Magistratura, del Ministero, del Parlamento, nonché a quelle dell’Avvocatura, con particolare attenzione all’Organismo Congressuale Forense “che sta in questo periodo portando avanti un’importante battaglia per la difesa dei Tribunali Circondariali e per un’effettività della Giustizia di Prossimità”.