Prosegue nella stagione 2016/2017 l’esperienza del Teatro Coccia di Novara che da quattro anni commissiona la composizione di un’opera ad un autore contemporaneo. Quest’anno il maestro Marco Taralli ha composto, per debuttare giovedì 1° dicembre 2016, un’opera tratta dal racconto del 2007 di Éric-Emmanuel Schmitt La Rivale. La creazione – dalla lunga gestazione (avviata a inizio 2015) – si avvale del libretto di Alberto Mattioli, giornalista, critico musicale e scrittore, per la regia di Manu Lalli e in buca l’Orchestra dei Talenti Musicali, diretta dal maestro Matteo Beltrami.
L’evento segna il ritorno in scena di Tiziana Fabbricini nei panni della protagonista, a quattro anni dalla sua ultima apparizione in Nûr, dello stesso Marco Taralli, al Festival della Valle d’Itria 2012. Il soprano che con l’ammirabile e coraggiosa prova del ‘90 contribuì a riportare stabilmente al Teatro alla Scala La Traviata recita la parte della Diva: una diva in disarmo dalla vita che si trova costantemente confrontata con il fantasma della cantante rivale che, “sul più bello” (nella carriera di un cantante, spesso coincide con il momento di maggior esposizione, a rischio “tonfo”), le soffiò lo scettro di Divina.
Gli autori del melodramma in un atto entrano a pie’ pari nella dimensione metateatrale dando vita ad uno scorcio del mondo dell’Opera sapido e “storicamente informato”, nella resa dei suoi vizi, soprattutto, e di qualche sua virtù, come quello d’essere follemente appassionante, in primis.
“Commissionando e producendo opere contemporanee – spiega la direttrice della Fondazione Renata Rapetti – il Teatro Coccia investe di fatto nel futuro della lirica italiana e intende avvicinare al teatro anche un pubblico più giovane. Quest’anno la scelta dell’opera di Taralli risponde alla chiamata con grande coerenza, grazie al senso dell’umorismo con cui si approccia al tema e al mondo dell’Opera e la capacità musicale del compositore di avvicinare linguaggi apparentemente lontani, come ad esempio il belcanto e il rap”.
La Rivale è la storia di Maria Callas raccontata dalla sua più acerrima rivale, nella finzione chiamata Carmela Astolfi, da un inedito e poco celebrativo punto di osservazione, quindi, che consente tanto a Schmitt che a Mattioli di schivare l’approccio agiografico alla rievocazione della Divina e di regalare un racconto dissacrante e divertente, ricco di aneddoti gustosi e di osservazioni molto competenti sul mondo della lirica.
La Astolfi, che prima dell’avvento della Callas, era stata il soprano più amato dal pubblico, torna dal suo esilio argentino a Milano dopo tanti anni di assenza. È ormai una donna anziana, inacidita dai ricordi dei successi della sua rivale (che è morta da anni). Entra alla Scala per ritrovare l’atmosfera dei suoi giorni di gloria e si trova faccia a faccia con un gruppo di turisti, ai quali la guida spiega che Maria Callas è stata la voce più bella di tutti i tempi e che non ha mai conosciuto rivali capaci di contenderle lo scettro della lirica. Per la soprano questo è un colpo, e solo il primo, che la trascinerà in una straziante ma anche, per i lettori, comica rievocazione della feroce sfida tra le due primedonne della lirica. Schmitt così fa raccontare all’inferocita rivale tanti episodi pubblici e privati dell’ascesa e del trionfo di Maria Callas, che Mattioli e Taralli trasformano abilmente in una serie di quadri a tema musicale: arie, rap.
Nel ruolo del Melomane Antonio, il basso Daniele Cusari, Don Bartolo e Salvatore è il tenore Giulio Pelligra, la giovane commessa è il soprano Giulia Perusi, la badante Annina, il mezzosoprano Simona di Capua, la maschera è il baritono Daniele Piscopo e la turista e commessa anziana il soprano Eleonora Boaretto.
La produzione è sostenuta da Fondazione CRT-Cassa di Risparmio di Torino e Itof srl. La stagione 2016/2017 è realizzata con il contributo di Comune di Novara, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Piemonte, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione Banca Popolare di Novara, Gruppo DeAgostini.
Biglietti dai 15,00 ai 30,00 euro in vendita su www.fondazioneteatrococcia.it oppure presso la biglietteria del teatro in Via Rosselli, 47 a Novara, aperta da martedì a sabato con orario 10.30 – 18.30 (t. 0321.233201).