Buongiorno
Novara

Giovedì letterari in biblioteca con la vincitrice del premio selezione Campiello

Giovedì letterari in biblioteca con la vincitrice del premio selezione Campiello. Il 7 novembre alle 18, alla Negroni di Novara, Laura Pariani e Nicola Fantini presentano “Arrivederci, signor Cajkowskij”

Da sinistra Nicola Fantini e Laura Pariani

Giovedì 7 novembre alle 18, alla biblioteca Negroni di Novara, partono i Giovedì letterari dedicati a “Pagine di frontiera”, a cura del Centro novarese di studi letterari.
Per il primo appuntamento “Giallo e musica sul lago d’Orta” Laura Pariani e Nicola Fantini presentano “Arrivederci, signor Cajkowskij”, edito da Sellerio. La rassegna prosegue giovedì 14 ottobre con “Sconfinamenti di storia e letteratura” a cura di Anna Cardano a partire da “Turbine” di Juli Zeh; giovedì 21 Maria Adele Garavaglia presenterà “Il gatto di Holmes” di Giovanni Obezzi per il consueto appuntamento con “Libroforum” e a seguire si parlerà dei retroscena dei premi letterari presentando “Visto si premi” con la testimonianza del libraio e autore Alessandro Barbaglia e la mostra “Le copertine più premiate”. Il mese si conclude con Antonia Arslan e Siobhan Nash-Marshall a partire dai loro libri “Lettera a una ragazza in Turchia” e “I peccati dei padri”, a colloquio con Anna Cardano e Silvia Benatti.
Laura Pariani nasce a Busto Arsizio nel 1951 e oggi vive sul lago d’Orta. Laureata in Filosofia della storia presso l’Università Statale di Milano, negli anni settanta disegna e scrive storie a fumetti e fino al 1998 insegna in una scuola superiore. Il suo primo libro, del 1993, è la raccolta di racconti “Di corno d’oro”, edito da Sellerio. Il marito Nicola Fantini, traduttore di fantascienza e autore di romanzi gotici, da anni collabora con lei nella produzione di romanzi.
“Arrivederci, signor Cajkowskij” è ambientato ad Orta, sull’isola di San Giulio. Lì la ricchissima vedova Nadežda Filaretovna von Meck, mecenate innamorata del compositore, ha stretto con lui un singolare contratto: i due non devono frequentarsi né vedersi, ma pur vivendo in case separate si impegnano a scambiarsi ogni giorno lunghe lettere. E questo insolito legame, per gli abitanti del paese è principio di dicerie, forma di mistero. E non è l’unico.
Il libro si colloca come seguito ideale al precedente romanzo di Fantini e Pariani, Nostra Signora degli scorpioni: saga di un “piccolo mondo antico” del novarese.