NOVARA-PIACENZA 1-2
Marcatori: 41’pt Pederzoli (P), 27’st Morosini (P), 48’st Macheda
Se il buongiorno si vede dal mattino, ci sarebbe di che preoccuparsi, ma la prima ufficiale al Piola persa contro il Piacenza da mister Corini è probabilmente da derubricare come una classica del “calcio d’agosto” che (mal comune mezzo gaudio) ha visto anche altre squadre di B, lasciare campo ad avversari sulla carta più abbordabili.
Con le sole novità di Tartaglia e Ronaldo (entrambi deludendi), il primo Novara ufficiale targato Corini, nella forma ricalca l’utlima stagione ma non nella sostanza, con un dinamico 4-3-3 che vede proprio Ronaldo in cabina di regia. Gli azzurri partono subito controllando la gara, ma i ritmi sono blandi ed un Piacenza piuttosto arroccato in un 3-5-2 poco dinamico, non fatica troppo ad arginare gli attacchi azzurri, ma riesce poco a ripartire.
Al 7′ Orlandi guadagna punizione a sinistra, la palla messa dentro mette scompiglio ma non da esisti positivi. Azione in fotocopia 5 minuti dopo, sempre per merito di Orlandi. Questa volta però una sospetta respinta in area fa reclamare il rigore e sulla palla uscita al limite Triest spara a lato.
Al 21′ Ghersini ferma una superiorità numerica del contropiede azzurro, concendendo l’ennesima punizione, sulla cui respinta Ronaldo tenta un tiro al volo impossibile.
E’ Macheda a fare da catalizzatore, parte da sinistra, ma svaria molto, sprattutto si abbassa proponendosi per poi cercare i compagni (trovato spesso Orlandi) o proporsi nel ricevere palloni di ritorno nello spazio. Un suo ottimo duetto al limite con Sansone, porta l’ex barese al 25′ a provare un piazzato alto di poco sopra l’incrocio.
Buono davvero lo scambio a sinistra fra Casarini e Macheda, con l’ex Manchester che non trova la porta due metri dentro l’area.
E il Piacenza? Spettatore non pagante fino quasi allo scadere, poi su una punizione dai 25 metri, Pederzoli vede la barriera essa male e sorprende tutti, soprattutto Montipò, che non riesce a rimediare arrivando tardi sulla beffarda traiettoria della palla.
E’ un vantaggio del tutto causale, che sciocca gli azzurri, riversatisi nell’area bianco rossa per produrre un finale di tempo più che alto frutto della rabbia, senza però riuscire ad incidere più di tanto nell’area avversaria.
L’equlibrio spezzato dall’inopinato episodio, ha certamente il merito di regalare al discreto pubblico del Piola, un secondo tempo dai ritmi più alti e dai toni agonistici non certo amichevoli. E’ chiaramente il Novara che prova a pressare, ma se nel primo tempo il Piacenza era chiuso, dopo il vantaggio, la difesa della porta diventa l’unico dogma tattico. Così al 10′, dopo una pressione costante, un colpo di testa di Mantovani fa gridare al goal, ma sulla linea c’è il miracoloso salvataggio di un piacentino
Al 61′ dopo un paio di tentativi a vuoto, Ronaldo prova la soluzione da fuorim ma siamo ancora lontano dalla porta, non qualche minuto dopo, quando un forte sinistro di Orlandi regala a Fumagalli la prima vera parata della serata. Fumagalli qualche minuto dopo è davvero bravo a deviare un colpo di testa perfettamente indirizzato da Mantovani. Poco prima Macheda era stato anticipato di testa dentro l’area piccola.
Il Piacenza sta a guardare, come nel primo tempo, perchè questo Novara agostano fa tutto da solo, così al 69′ un cross senza pretese di Scaccabarozzi trova la difesa azzurra imbarazzata ed immobile, Romero quasi non ci crede e calcia guardando la porta, Montipò la respinge ancora li e Morosini mette la palla in buca da due passi: 2-0 gioco, partita e incontro.
Per gli azzurri la salita diventa ripidissima e gli attacchi fumosi e prevedibili vanno quasi sempre a sbattere contro il muro piacentino.
Nel disordinato finale si distinguono per impegno i subentrati Di Mariano e Schiavi. Il primo subentrato a Sansone calcia bene da fuori, trovando ancora una volta attento Fumagalli. Il secondo prova il grande destro a giro, su cui Macheda ci mette il piattone del 1-2 che regala al sofferente pubblico azzurro, gli ultimi istanti di una illusuria rimonta impossibile.
Per fortuna è calcio d’agosto, ed evitare la trasferta di Crotone per il terzo turno, per lavorare sulle molte cose che non funzionano ancora, è forse più un bene che un male.
Novara: 1 Montipò, 2 Troest, 4 Mantovani, 5 Casarini (K), 7 Sansone (11 Da Mariano 16’st), 10 Macheda, 18 Tartaglia, 20 Ronaldo (19 Botlzoni 20’st), 21 Orlandi (vK), 26 Chajia (16 Schiavi 39’st), 27 Calderoni
A disp.: 12 Farelli, 22 Benedettini, 6 Scognamiglio, 13 Bellich, 14 Beye, 17 Armeno, 29 Nardi
All.: Eugenio Corini
Piacenza: 1 Fumagalli, 2 Di Cecco (3 Mora 14’st), 4 Pergreffi (vK), 6 Silva (K), 8 Pederzoli, 9 Romero (11 Colombi 42’st), 21 Ciastellana, 17 Masullo, 18 Dellalatta (7 Nobile 41’st), 23 Morosini, 26 Scaccabarozzi
A disp.: 12 Criscione, 13 Bini, 22 Lanzano, 10 Ferri, 14 Carollo, 15 Furlotti, 16 Bottazzi, 21 Castellana, 24 Debeljuh
All.: Arnaldo Franzini
Marcatori: 41’pt Pederzoli (P), 27’st Morosini (P), 48’st Macheda
Ammoniti: Pederzoli (P), Romero (P)
Angoli: Novara 10 – Piacenza 1
Note: giornata serena con una leggera brezza, umidità 43%, temperatura 31° – spettatori totali 1963. Recupero 3’pt – 5’st
Arbitro: Sig. Ghersini di Genova
Assistenti: Sigg. Imperiale di Genova e Lanza di Nichelino
Quarto ufficiale: Sig. Schirru di Nichelino