Ha incarnato per tanti anni la bellezza e la bontà del volontariato, inteso nel suo significato più stretto. E’ mancata stamattina, all’alba, Suor Nemesia Mora, ideatrice e fondatrice dell’ambulatorio di pronta accoglienza, ricoverata da tempo all’ospedale di Borgomanero.
A Novara dal 1963, per 33 anni lavora all’Ospedale della Carità di Novara. Quando arriva il momento della pensione, Suor Nemesia, insieme ad alcuni medici, inizia a inseguire il suo sogno: quello di realizzare qualcosa per aiutare chi non aveva mezzi per curarsi.
Grazie alla grande rete di relazioni coltivata sul territorio la suora inizia a cercare i fondi per concretizzare quello che in mente. Nasce così l’Ambulatorio di Pronta Accoglienza “con lo scopo di aiutare le persone che si trovano in stato di bisogno, offrendo loro assistenza medica, farmacologica e psicologica, senza distinzione di etnia e di religione. Una particolare attenzione è riservata agli extracomunitari che arrivano in Italia privi di documenti e senza diritto all’ assistenza sanitaria”. Tutto a titolo gratuito. Novarese dell’anno nel 1998, con Catia Bastioli ed Enrico Massara, suor Nemesia ha proseguito nel suo percorso.
Nel 2006 il gruppo fondatore si trasforma in una Onlus. Successivamente viene poi allestito anche un centro per la distribuzione di indumenti, offrendo la possibilità di docce e biancheria pulita.