Novara – “Da tempo viene rimarcata la potenzialità del Novarese per quanto riguarda l’offerta turistica sia in termini di capacità e qualità ricettiva, sia anche in termini di attrattività grazie all’ampio ventaglio di mete culturali e naturalistiche. I dati dei flussi turistici del 2023 dell’Agenzia turistica locale “Terre dell’Alto Piemonte”, con oltre 500.000 arrivi e più di 1.100.000 presenze, e quelli del Il Distretto Turistico dei Laghi, con oltre 1.300.000 arrivi e più di 4.700.000 presenze, non fanno che confermarlo, celebrando un anno di grandissimo successo per il turismo nel nostro territorio per la sua bellezza naturale e il suo patrimonio fatto di storia, arte, cultura e tradizioni”.
E’ la premessa che il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti e del consigliere delegato al Turismo e Marketing territoriale Luigi Laterza fanno nel presentare, dati alla mano, i flussi turistici dello scorso anno in provincia.
“Le strutture ricettive del territorio suddivise in alberghiere ed extra-alberghiere – dettagliano il presidente e il consigliere – offrono complessivamente 22.559 posti letto all’interno di 1.375 esercizi. Le strutture appartenenti al settore alberghiero sono pari a 98 esercizi e 6.097 posti letto, quelle appartenenti alle strutture extra-alberghiere sono pari a 273 esercizi e 11.893 posti letto. Il maggior numero di strutture alberghiere è composto da alberghi a tre e quattro stelle, mentre le strutture extra alberghiere più presenti sono i bed & breakfast. Fanno parte dell’offerta turistica anche le locazioni turistiche, 1.004 strutture per 4.569 posti letto. In particolare la provincia va considerata nei suoi tre bacini turistici: il lago d’Orta, con un rilevante numero di esercizi extra-alberghieri, che offrono 2.884 posti letto. Abbiamo poi il lago Maggiore, che presenta un’offerta turistica molto variegata: i campeggi e villaggi turistici offrono 6.840 posti letto, ovvero il 58,79% del totale. Infine il Novarese, che continua a rappresentare l’offerta alberghiera maggiormente significativa, con il 44,41% del totale provinciale”.
Nel 2023 si sono registrati arrivi “per un totale di 588.648 e presenze pari a 1.563.490 con un incremento rispetto lo scorso anno rispettivamente del 12,36% e del 12,41%, il Tempo di permanenza media – proseguono il presidente e il consigliere – è del 2,66 giorni. Gli arrivi dei turisti italiani sono cresciuti del 6,71%, mentre gli stranieri sono cresciuti del 19,28% su base provinciale. Le regioni che in assoluto portano un maggiore flusso di turisti sono Piemonte e Lombardia, 30% e 28%, a seguire troviamo Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Lazio, Campania, Toscana e Sicilia. L’area della provincia interessata da un maggior numero di arrivi dall’Italia è il bacino del Novarese con il 56,72% del totale provinciale”.
I turisti europei che scelgono come meta territorio provinciale “provengono, da Germania 26%, Francia 19%, Svizzera 16%, Paesi Bassi 10%. I turisti dei Paesi Bassi e Germania hanno un Tempo di permanenza media superiore alla media, che è rispettivamente del 5,5% e 4%: infatti – aggiungono in proposito il presidente e il consigliere – scelgono prevalentemente i campeggi dei laghi, Svizzera e Francia invece sono il primo mercato per il Novarese. Per il lago d’Orta i mercati più importanti sono Germania, Francia e Svizzera. Tra gli arrivi dei turisti extraeuropei nella provincia di Novara troviamo Stati Uniti come primo mercato a seguire il Brasile, Israele, Cina e altri Paesi dell’Asia. Per tutti la destinazione prevalente è rappresentata dalle strutture alberghiere”.
Analizzando i dati degli ultimi cinque anni “si evidenzia – sottolineano il presidente e il consigliere – il netto incremento sia per gli arrivi, sia anche per le presenze rispetto allo scorso anno, sono stati ripristinati i livelli di crescita degli anni prima della pandemia. I mesi più frequentati dai turisti stranieri sono quelli estivi, da giugno a settembre, gli italiani hanno una stagionalità meno marcata, sono presenti anche nelle altre stagioni”.
Il presidente e il consigliere osservano che, “se consideriamo che fino all’anno 2019 i turisti in provincia di Novara erano progressivamente in aumento, possiamo con certezza affermare che la brusca fermata causata dalla pandemia negli anni 2020 e 2021 è ormai alle spalle e i flussi del 2023 confermano il trend positivo già partito dallo scorso anno: infatti – concludono – sono state ampiamente rispettate le previsioni di crescita che il settore turistico auspicava, sia per il turismo italiano che per il turismo estero”.