I pensieri scritti nel lockdown diventano un libro. Gli studenti del Fauser firmano il Decameron 2.0
Hanno occupato una parte del tempo libero fuori dall’orario di lezione a distanza, a scrivere i loro pensieri su temi cruciali, ed oggi alcuni neo diplomati della 5a BIN dell’ITT Fauser, annunciano la futura presentazione di un libro che li raccoglie.

In alto da sx: Mazzucchi, Popolizio, Contento; in basso da sx: Foglio, Silva, Elaamraoui
Racconti, poesie, riflessioni, commenti, lettere. Nel modo più propositivo e profondo possibile, Alessia Contento, Domenico Popolizio, Giulia Foglio, Marcello Mazzucchi, Marceu Hugo Silva de Santana e Youssef El Aamraoui, studenti del Fauser ora neodiplomati, hanno deciso di passare i difficili mesi del lockdown, chiusi in casa lontano dalla loro classe, dedicando parte del loro tempo libero alla scrittura.
Pensieri che hanno affrontato alcuni temi cruciali, come rivalutare il senso della vita, l’avventura, la paura, la fame, amore, destino, fiducia o la vecchiaia. Ogni lunedì un tema libero veniva a scelto a turno da “un re o regina di giornata” come nel Decameron, ed ora quei pensieri sono diventati un libro, che non a caso si intitola Decameron 2.0.
Con il coordinamento della professoressa Anna Maria Cardano, gli allievi della 5a BIN dell’ITT Fauser, hanno raccolto i loro testi, radunandosi in modo virtuale per dieci settimane tutti i lunedì, al di fuori dell’attività scolastica, che in quel periodo si svolgeva come didattica a distanza, così è nato il libro del quale “sono molto fieri e che sarà probabilmente presentato nei giovedì letterari della biblioteca il prossimo 8 ottobre presso la Biblioteca Civica di Novara” scrivono i ragazzi in una nota stampa che presenta l’iniziativa.
Soddisfazione è stata espressa dal Dirigente scolastico dell’Istituto, dott.Igino Iuliano, e dalla prof. di lettere Anna Cardano: “Simili esperienze mostrano che i percorsi educativi significativi, rivissuti dagli allievi, riemergono nel tempo in modo originale, attraverso un riutilizzo creativo di letteratura e scrittura, e distruggono lo stereotipo che vede i giovani solo come superficiali, sfaticati e non rispettosi delle regole”.
Un’esperienza che è riuscita a trasformare un momento complicato in una opportunità “che ci ha sicuramente fatto rivalutare il ruolo della scrittura come divertimento e passatempo, facendoci crescere anche nei rapporti personali – scrivono i ragazzi – Questa esperienza ci ha fatto crescere in tutti i sensi, sia umanamente perché abbiamo legato molto di più tra compagni, sia che come ‘scrittori’. Ovviamente è stato in parte anche impegnativo perché alle volte alcuni temi erano difficili da sviluppare o molto personali, ma tutti ci siamo impegnati per la buona riuscita del nostro progetto”.